lunedì 23 ottobre 2017

demolizione delle costruzioni illegali sulla collina di Varano a Stabiae




Il direttore del Parco di Pompei sollecita la demolizione delle costruzioni illegali sulla collina di Varano a Stabiae

«Le opere abusive realizzate nelle aree archeologiche vanno demolite. Su questo non c’è da discutere, come sulla collina di Varano». Massimo Osanna, direttore generale del Parco archeologico di Pompei che comprende anche Stabiae, Oplontis e Boscoreale, ritorna sulla recente polemica con l’amministrazione comunale di Castellammare relativamente all’area archeologica di Varano. Osanna ne parla intervenendo a Villa Campolieto alla prima delle tre conferenze organizzate la domenica mattina dalla fondazione “Ville vesuviane” presieduta dal professore Giuseppe Galasso che lo ha invitato per illustrare il Grande progetto Pompei. Nei giorni scorsi Osanna ha avuto uno scambio polemico di comunicati con l’amministrazione comunale: «Stabiae e il suo territorio meritano un museo e una scuola di specializzazione di alto livello» che è stata da tempo individuata nella Reggia del Quisisana. «Devo tuttavia constatare con delusione – ha scritto Osanna – che a oggi, nonostante i nostri continui solleciti, non si è ancora giunti alla firma della convenzione da tempo programmata. Così come allo stessa stregua per la collina di Varano non ci sono stati, nonostante i nostri appelli, segnali di seri di interventi a favore della lotta all’abusivismo». Frasi che hanno gelato il Comune di Castellammare. «È nostra ferma volontà destinare la Reggia di Quisisana quale sede del museo e della scuola di archeologia» è stata la reazione di Giuseppe Rubino, assessore ai Beni culturali. Su questo punto, dopo aver radiografato lo stato di attuazione del Grande Progetto Pompei, Osanna è ritornato ieri mattina a Villa Campolieto davanti a una qualificata platea di addetti ai lavori ed esperti: «Le opere abusive nelle aree archeologiche devono essere demolite. Tutte». Un braccio di ferro che, dunque, continua e che riguarda il futuro dell’area di Varano, le ville romane dell’antica Stabiae sommerse dal cemento abusivo. Osanna ha anche annunciato che nel 2018 il Grande progetto Pompei finanziato con fondi europei e nazionali «sarà completato» e ha ribadito di essere favorevole alla realizzazione di un hub dell’alta velocità a Pompei «per consentire, in interscambio con la Circumvesuviana, non solo un collegamento rapido con le grandi città, ma anche con tutta l’area circostante in modo da condurre una parte degli oltre tre milioni di visitatori annui a Ercolano, Oplontis, Stabiae e Boscoreale». Le conferenze a Villa Campolieto proseguiranno domenica prossima con l’intervento di Emma Giammattei. (Ottavio Lucarelli – la Repubblica)

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