martedì 22 agosto 2017

Il cuore di Torino a rischio attentati







IL REPORTAGE

Il cuore di Torino a rischio attentati: la mappa delle vie e delle piazze senza protezione [FOTO]

Il centro si mostra vulnerabile: nessuna barriera sulle strade principali. E basta un furgoncino a far temere una strage
Una frazione di secondo. Sembra poco, ma è quanto basta a rendere insidioso quel pensiero da cui nessuno di noi, fino a poco tempo fa, sarebbe stato sfiorato passeggiando davanti alle vetrine nel centro città o seduto al tavolino di un dehors. A materializzare la paura, a farla percepire come un brivido sulla pelle o con una leggera scossa d’adrenalina basta il sibilo di un motore che pian piano si fa più forte, mentre guadagna terreno e si avvicina. Fino a lasciare che quel sentimento latente d’insicurezza, con un battito di ciglia, prenda il sopravvento sulla razionalità.
«Sarà un fattorino, non preoccuparti» dice Franco alla moglie, che gli ha appena fatto notare come un furgone bianco abbia appena posteggiato a cinque metri da loro in piena via Garibaldi, «seppure la strada sia appannaggio dei pedoni». Aveva ragione lui, si trattava di una consegna per un negozio di calzature sul lungo asse commerciale che attraversa il centro da piazza Statuto, ma quel veicolo, per quanto non fosse lanciato a velocità folle sui passanti ma procedesse a passo d’uomo, ha fatto venire a galla lo stesso terrore che ha cominciato a conquistare sempre più spazio nel subconscio di chiunque a partire dalla sera del 14 luglio 2016.

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