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ROMA - "Caro Stato, mi chiamo Mattia. Da pochi giorni ho compiuto due anni. Sette mesi li ho già passati insieme alla mia mamma e al mio papà in un container... Sono il più piccolino della comunità terremotata qui a Muccia. Ho imparato a mangiare da solo. Abbiamo avuto la fortuna di avere in aiuto i carabinieri del battaglione Puglia che cucinano per tutti noi (e che mi viziano). Loro sì che mi stanno vicino... non come te che ti sei dimenticato".

È questo l'inizio di un post sulle pagine Facebook, diventato virale, condiviso da centinaia di persone, con migliaia di like, cuoricini, commenti che arrivano dal nord al sud d'Italia. Parole di conforto, condivisione, rabbia. Parole di chi, prima di lui ha vissuto la tragedia del terremoto in Friuli, di chi invita a rialzarsi, chi invece a fuggire.