28/08/2015
Quei furbetti (stranieri) al casello
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I furbetti del tagliandino, i
conducenti di auto con targa straniera che non pagano il pedaggio sulle
autostrade italiane, aumentano sempre di più. Lo rivela Quattroruote che
nel numero di settembre - in vendita in edicola e in versione digitale - spiega
come tra il 2010 e il 2014 i passaggi “gratis” siano aumentati del 28,2%
passando da 418.000 a 536.000. E si tratta di numeri relativi alla sola società
Autostrade per l'Italia, che gestisce gran parte (ma non tutta) la rete viaria
a pagamento del nostro Paese.
Tedeschi in cima ai
"portoghesi". Tedeschi (21,9%), svizzeri (14,1%), francesi (10,1%), rumeni
(9,3%) e spagnoli (6,2%): è questa la top five dei furbetti - pubblicata da
Quattroruote - che noncuranti del pedaggio attraversano i varchi. C’è chi si
accoda ai veicoli su pista Telepass approfittando, rischiosamente, della sbarra
alzata e chi al momento di pagare adduce le più svariate motivazioni per non
farlo, ricevendo così il ticket che consente di saldare successivamente quanto
dovuto via internet o in un PuntoBlu. Ma nel 75% dei casi il pagamento non
viene più registrato e va quindi riscosso.
Recupero crediti. La fotografia della targa permette
alla società autostradale di risalire al proprietario i cui dati vengono
affidati ad una società specializzata nel recupero credito: se però con alcuni
Stati (Germania, Svizzera, Olanda, Svezia, Polonia) l’iter è regolare, con
altri (Romania, Turchia, Bulgaria, San Marino) le cose si fanno complesse; in
primis con la Francia a causa di una legge restrittiva che tutela la privacy.
Attenzione però: a volte la targa dell'auto e la nazionalità del conducente non
coincidono. Anzi, per ragioni fiscali e per bypassare multe e controlli, capita
che al volante ci sia un italiano che guida una macchina immatricolata
all'estero e finanziata da un leasing contratto in Paesi stranieri.
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