mercoledì 19 ottobre 2016

INVIA UNA MAIL AI SINDACI






Ciao Gioacchino,

ci siamo schierati in prima fila nella battaglia per la trasparenza nei nostri Comuni, abbiamo ottenuto la promessa di 12 sindaci di grandi città: audizioni pubbliche per le nomine ai vertici delle società partecipate entro 100 giorni. Oggi il tempo è scaduto.
Due sindaci hanno rispettato il loro impegno, gli altri 10 invece hanno deluso i loro elettori e gli oltre 25.000 firmatari della campagna Sai chi voti, campagna lanciata da una grande coalizione di associazioni nazionali.

Il tempo è scaduto e mancano ancora all’appello: Torino - Brindisi - Gallarate - Latina Trieste - Varese - Caserta - Bologna - Vittoria - Roma.
Ora è il momento di farti sentire. Unisciti a noi: mandiamo migliaia di email ai 10 sindaci che non hanno rispettato l’impegno. Alziamo la voce e facciamo pesare le nostre richieste.



Grazie del tuo sostegno.

Il team di Riparte il futuro


Chiaritevi le idee. Non so di che parte politica siete, ma viviamo in una repebblica parlamentare che  sta rischiando di divenatre referendaria con presa della Bastiglia ogni giorno.
Non è possibile imporre la volontà dal basso a chi è stato votato per l'attività politica amministrativa che ha proposto ibìn campagna elettorale.
Devono pensarci i nostri rappresentanti eletti e non una base eterogenea che cerca di fare politica promuovendo iniziative che potrebbero essere anche sacrosante con tornaconti che non so se giveranno a chi.
Rischiamo di diventare detanti " Masaniello"  senza avere chiari gli obiettivi di una sana attività amministrativa. I reati sono di competenza dei magistrati; i controlli sul nostro operato delle forze specifiche che li esercitano. La nostra realtà non prevede tumulti di piazza ogni giorno. Se poi la destra o la sinistra per farsi dispetto promuovono la fortuna dei loro avversari sta a noi corregerli con la prossima tornata elettorale o promuovendo azioni per farli dimettere. Non possiamo e non dobbiamo sostotuirci a chi abbiamo delegato il nostro potere politico individuale. Questo modo di fare che si sta affermando in Italia porterà quando prima all'anarchia.

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