domenica 18 settembre 2016

LA TOP 200 DEI COLLEZIONISTI


LA TOP 200 DEI COLLEZIONISTI

   
   
 
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Nonostante il calo degli entusiasmi dei collezionisti e della loro attenzione negli acquisti, il mercato dell’arte è sempre uno dei porti sicuri in cui investire, e lo shopping nelle fiere e nelle aste rende la propria vita decisamente più ricca di bellezza rispetto all’investimento in azioni o altri beni. Per questo l’arte è il terzo bene d’investimento preferito dai multimilionari, per questo e per la costante opacità delle sue regole.
Ma non sono questo tipo di collezionisti quelli di cui vi parliamo oggi, i protagonisti della classifica di Artnew dei 200 collezionisti che guidano il mercato sono tutti appassionati, innamorati dell’arte, curiosi e soprattutto pronti a spendere centinaia di milioni per un’opera d’arte. 
Nonostante il crollo e la paura degli ultimi mesi causata dal terremoto Brexit, spuntano sempre nuovi nomi nella lista dei top 200, esempio di quest’anno Yusaku Maezawa, magnate giapponese delle vendite online, che ha portato Basquiat al suo record personale lo scorso maggio pagando un suo dipinto più di 57 milioni di dollari, e che in due giorni di vendite ha speso circa 100 milioni. 
Molti i collezionisti presenti anche lo scorso anno, che hanno confermato la loro potenza aprendo degli spazi dedicati all’arte, vedi Dasha Zhukova, che gestisce il museo recentemente riaperto Garage Museum of Contemporary Art di Mosca; il re dei beni di lusso francese, il magnate Bernard Arnault, la sua Fondation Louis Vuitton ha lanciato un museo da 135 milioni a Parigi; e Edythe e Eli Broad, il cui museo privato aperto a Los Angeles lo scorso settembre. Ha rinnovato da poco il suo spazio milanese una delle firme più importanti del collezionismo, ma soprattutto della moda, in Italia, Miuccia Prada che con suo marito Patrizio Bertelli festeggia 11 anni di presenza in classifica. Stesso campo di azione quello della famiglia Maramotti, seconda italiana in lista, la cui collezione può essere ammirata nel loro spazio a Reggio Emilia. Terza presenza italiana, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che nella sua Fondazione a Torino espone i più grandi insieme ai giovani talenti, e che la passione per il collezionismo l’ha ereditata dai suoi genitori, collezionista di porcellane la mamma e di oggetti di plastica storici il papà. 
Sono sempre presenti i grandi nomi come François Pinault, Karen e Christian Boros, Lauren e Benedikt Taschen, Charles Saatchi, Jo Carole and Ronald S. Lauder, conferma la sua presenza per il secondo anno di fila anche l’attore più amato dal mercato Leonardo DiCaprio. (RP)

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