mercoledì 13 luglio 2016

Poste Italiane: giacenza di raccomandate e atti giudiziari

Poste Italiane: giacenza di raccomandate e atti giudiziari

Raccomandate e atti giudiziari: cosa significa compiuta giacenza, entro quanto tempo è possibile ritirare una lettera alla posta, cosa sono il CAN e il CAD.

In caso di tentativo di consegna diraccomandata raccomandata 1, sono diversi gli effetti e la procedura a seconda del caso in cui il postino non trovi a casa il destinatariooppure, trovandolo, questi si rifiuti di ricevere il plico e, quindi, di firmare il registro consegne. Vediamo singolarmente queste ipotesi.

Che succede se rifiuto di ritirare la raccomandata dal postino?
In tal caso il postino lo indica sul raccomandata e la rispedisce al mittente sbarrando la casella in cui viene specificato che la mancata consegna è avvenuta per rifiuto.
Sotto l’aspetto legale, tuttavia, le conseguenze del rifiuto a ricevere la raccomandata sono identiche a quelle dell’avvenuta consegna: in pratica gli effetti giuridici della comunicazione si producono ugualmente. Si pensi alla disdetta di un contratto di affitto: anche se l’inquilino non prende in consegna la raccomandata, questa si considera comunque venuta a conoscenza del destinatario e la locazione ugualmente disdettata.

Che succede se non sono a casa e il postino non mi trova?
Il tal caso il postino riporta con sé la busta raccomandata e la deposita presso l’ufficio postale, spedendo al destinatario una comunicazione (cosiddetto “modello 26”) anch’essa con raccomandata, in cui lo avvisa del tentativo di consegna del plico e del fatto che egli può ritirarlo l’ufficio ivi indicato. È questa la cosiddetta “giacenza”: la giacenza, cioè, è il tempo in cui la raccomandata (non consegnata al destinatario) rimane presso l’ufficio postale a sua disposizione per il ritiro.

La raccomandata, tuttavia, rimane in giacenza entro un certo termine, scaduto il quale essa viene restituita al mittente con la dicitura “compiuta giacenza”. La compiuta giacenza dunque è l’attestazione, da parte dell’ufficio postale, che la raccomandata non è stata ritirata entro il termine massimo. Anche in questo caso, però, gli effetti legali della comunicazione si producono ugualmente e la lettera si considera comunque consegnata e conosciuta. L’attestazione di “compiuta giacenza”, in sintesi, è anche un’attestazione di conoscenza legale della raccomandata, a prescindere dalla conoscenza effettiva.

Per quanto tempo la raccomandata resta in giacenza all’ufficio postale?
Bisogna distinguere a seconda del tipo di atto.

La raccomandata ordinaria resta in giacenza per 30 giorni. Dopo tale termine, il plico viene restituito al mittente e si realizza la compiuta giacenza, ossia la lettera si presume conosciuta dal destinatario e produce i suoi effetti giuridici.

La raccomandata 1 (quella, cioè, che garantisce la consegna entro il giorno successivo a quello di spedizione) resta in giacenza per 15 giorni. Anche in questo caso, dopo tale termine, si realizza la compiuta giacenza.

Per gli atti giudiziari notificati a mezzo posta la giacenza è di 180 giorni.
Nel caso di mancato ritiro, la presunzione di conoscenza, in questo caso, non opera allo scadere dei 180 giorni, ma dopo 10 giorni dalla notifica del modello 26.

Ricordiamo che gli atti giudiziari notificati a mani, dall’ufficiale giudiziario, nell’ipotesi di assenza del destinatario, non vengono depositati all’ufficio postale ma alla Casa Comunale. Anche in questo caso vale la regola della compiuta giacenza, ma la notifica si considera avvenuta (perfezionata) nei confronti del destinatario decorsi 10 giorni dal deposito in Comune, senza che l’atto venga ritirato.

Nel caso di notifica di atti giudiziari a soggetti irreperibili, la compiuta giacenza è di 30 giorni [1].

Da quando si calcola la giacenza?
La giacenza si calcola dal momento in cui il portalettere mette il “modello 26” (cioè l’avviso di mancata consegna) nella cassetta delle lettere del destinatario.

Quali sono i costi per ritirare una raccomandata in giacenza?
I costi sono stati di recente eliminati tutti e, pertanto, è possibile ritirare una raccomandata in qualsiasi momento, prima della compiuta giacenza, senza pagare nulla.


SPEDIRE RACCOMANDATE E PACCHI

Tariffe
Oggi, alle Poste, esistono 5 tipi diversi di spedizioni tra lettere e raccomandate. La più economica di tutte si chiama “Posta 4”, cioè la classica lettera da imbucare per strada. Il francobollo è salito a 0,95 euro e il recapito è garantito in 4-6 giorni lavorativi. Accanto a questo c’è “Posta 1” (da 2,80 euro, spedita da 1 a 4 giorni), che ha la particolarità di poter essere “tracciata” tramite un codice a barre. Per le raccomandate, invece, quella semplice arriva in 4-6 giorni lavorativi e costa minimo 4 euro, mentre quella rapida (Raccomandata 1) arriva in un solo giorno lavorativo, ma al prezzo minimo di 6,05 euro.
E i privati? Tra i più diffusi a livello nazionale, Nexive (ex Tnt Post) costa meno sia per la semplice lettera (da 0,65 euro) sia per la raccomandata (3,05 euro). Costi simili anche con il gruppo La Nuova Posta, che ha circa 240 filiali in 17 regioni. Accanto a questi, a livello locale sono sorti numerosi operatori. Con un po’ di pazienza, dal sito del ministero dello Sviluppo economico, si può scaricare l’elenco completo.

Pacchi
I privati dominano per quanto riguarda la ricezione a casa degli acquisti online. Ma sulla spedizione, le tariffe base di Poste Italiane restano le più concorrenziali. Il pacco ordinario arriva in 4 giorni lavorativi a un prezzo minimo di 9 euro, mentre il Paccocelere 1, recapitato in un giorno lavorativo, parte da 11,9 euro, con possibilità del ritiro presso il domicilio del cliente.
E i privati? Il mercato si è così sviluppato che in rete si trovano ormai i comparatori, che permettono anche di effettuare la prenotazione, proprio come succede nel campo dei mutui o delle polizze. Abbiamo simulato un preventivo su alcuni di questi portali (spediscionline.it, iospedisco.it, spedire.com, truckpooling.it) per spedire da Milano a Torino un pacco della dimensione di un cubo, lato 30 cm, e un peso di 3 kg. Le proposte migliori sono state in alcuni casi inferiori a quelle di Poste (sotto i 9 euro con Nexive e Dmm), ma in generale si restava intorno ai 12-13 euro. I prezzi, però, sono difficilmente paragonabili e vale la pena confrontarli perché spesso contengono opzioni aggiuntive, come l’assicurazione sul pacco inclusa o la possibilità di spedire a carico del destinatario.
[1] Art. 140 cod. proc. civ.

Autore immagine: 123rf com

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