lunedì 20 giugno 2016

Inno nazionale della Repubblica Slovacca

Storia

Matúška scrisse il testo di quello che sarebbe diventato l'inno nazionale slovacco tra il gennaio e il febbraio del 1844 a seguito di una brutale cacciata da Bratislava degli studenti di lingua slovacca da parte degli ungheresi. Come melodia venne usata quella di una canzone tradizionale slovacca, Kopala Studienku, su suggerimento di Jozef Podhradský[1], una musica di carattere danzante ma triste, essendo in tonalità minore.
La canzone divenne popolare durante la "Primavera dei Popoli", e il 13 dicembre 1918 divenne parte dell'inno cecoslovacco, bilingue: la parte in lingua ceca era rappresentata dalla prima strofa dell'aria "Kde domov můj?" (Dov'è casa mia?) tratta dall'operetta "Fidlovačka"; quella in lingua slovacca era rappresentata dalla prima strofa di Nad Tatrou sa blýska, appunto[2].
Quando la Repubblica Slovacca si rese indipendente dalla Repubblica Ceca, nel 1993, la seconda strofa fu aggiunta e Nad Tatrou sa blýska divenne ufficialmente l'inno nazionale[3]. Nel periodo 1939-1945, sotto il protettorato nazista, la Slovacchia modificò l'inno nel canto "Hej Slovàci" adattato sul tema dell'inno polacco.

Testo

Questo il testo originale, in slovacco:

Nad Tatrou sa blýska,

hromy divo bijú.
Zastavme ich bratia,
veď sa ony stratia,
Slováci ožijú.

To Slovensko naše

posiaľ tvrdo spalo.
Ale blesky hromu
vzbudzujú ho k tomu,
aby sa prebralo.

Už Slovensko vstáva,

putá si strháva.
Hej rodina milá
hodina odbila,
žije matka Sláva!

Ešte jedle rastú

na krivánskej strane
Kto jak Slovák cíti,
nech sa šable chytí,
a medzi nás stane.



Ehi, Slavi! Vive ancora
la lingua dei nostri antenati,
[e vivrà] finché batte per il popolo il cuore
dei loro discendenti.

Vivi, vivi, anima slava,
vivi eternamente!
La minaccia del fuoco
contro di noi è inutile.

Queste parole ci ha riferito il Dio
così è la sua volontà,
chi costringe la nostra canzone
far silenzio in mezzo al prato,

rimaniamo in piedi, noi,
fermi come le torri.
Sian dannati della propria
Patria i traditori!




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