giovedì 7 gennaio 2016

Monete italiane medievali: B

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Dalla seconda metà dell'VIII secolo con la riforma monetaria di Carlo Magno riprende la monetazione in Europa occidentale. Anche se la diffusione è inizialmente limitata, gradualmente con il seppur limitato aumento degli scambi l'uso della moneta si affianca al baratto che, dopo il crollo dell'Impero romano, era tornato ad essere il principale mezzo di scambio. Gradualmente le monete si diffondono e si parla in questo contesto di monetazione medievale.
La data del passaggio dalla monetazione medievale a quella moderna non è condivisa da tutti gli studiosi. In genere è fissata tra l'inizio del XV secolo e la metà del XVI.
Qui sono elencate e brevemente illustrate le monete italiane medievali.
Per le monete del periodo successivo vedi Monete italiane moderne

Indice
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B[modifica | modifica wikitesto]

Barbone
Grosso Lucca 1209.jpg
Lucca: Volto Santo
Bissona
Bissona.jpg
Milano, Visconti (1355-1378)
  • Bagarone: nome in uso a Parma al principio del XVI secolo prima per indicare il denaro ormai di rame, poi, quando questo non fu più emesso, per indicare le monete di rame di poco valore. In uso anche in altri centri dell'Emilia.
  • Bagattino: nome popolare dei "denari piccoli", inbiglione prima ed in rame poi, emessi in molte città dell'Italia settentrionale a partire dalla fine del Duecento. Valeva un dodicesimo di soldo.
  • Baiocco (o Bajocco): inizialmente il nome di un bagattino, poi a partire dal 1450 ca. una moneta delloStato pontificio che è stata emessa fino alla metà delXIX secolo.
  • Barbonegrosso da 12 soldi emesso a Lucca per la prima volta verso la metà del XV secolo. Fu emesso con regolarità dal XVI al XIX secolo pur variando notevolmente nei tipi e nel peso. Inizialmente al rovescio era rappresentato uno dei simboli della città, il Volto Santo di fronte, da cui il soprannome. Intorno al Volto Santo la scritta SANCTVS VVLTVS DE LVCA. Al diritto le lettere K N D V in una cornice a quattro lobi ed intorno + CAROLVS IMPERATOR. Nel XIX secolo sotto Felice ed Elisa Bonaparte Baciocchi fu declassato come valore, e detto perciò Barbonaccio.
  • Battezzone: moneta d'argento emessa a Firenze verso il 1490, dal valore di 10 soldi. Era chiamata anche carlino o grossone. Al diritto aveva il giglio di Firenze ed al rovescio il Battistada cui il nome. Nel Cinquecento ne fu cambiato il valore ed assunse il nome di barile.
  • Bezzo: italianizzazione di Batzen, moneta emessa dal Berna coniata per la prima volta nel 1498. In Italia fu coniata a Venezia in argento per la prima volta nel 1497 con il valore di mezzo soldo, cioè sei denari. In seguito la moneta subì una diminuzione di peso (bezzetto), poi fu battuta con un modulo più grande prima diminuendene il contenuto in argento ed infine in rame prendendo il nome di bezzone.
  • Bianchetto: moneta emessa dai Savoia tra il 1356 ed il 1420. Valeva 1/12 di grosso delPiemonte. Fu emesso la prima volta da Amedeo VI, il Conte Verde, nel 1356. Fu imitato aCasale dai Paleologo di Monferrato.
  • Bissolo: v. bissona
  • Bissona: (o bissola) nome del denaro imperiale emesso a Milano per la prima volta da Bernabò Visconti. Recava lo stemma dei Visconti, il biscione. Fu coniata in rame anche in Svizzera aBellinzona nella prima metà del XVI secolo per i Cantoni Uri, Svitto ed Untervalden.
  • Bolognino:
    • Bolognino piccolo, emesso a Bologna grazie al privilegio accordato dall'imperatore Enrico VInel 1191.
    • Bolognino grosso, il soldo di Bologna creato nel 1236 e dal valore di 12 piccoli. Pesava 1,41 g d'argento e fu emesso anche da altre città dell'Italia centrale.
  • Bussola: nome scherzoso dato al grosso di Mantova emesso verso la fine del XV secolo.

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