sabato 9 gennaio 2016

Davide Laricchia

Il Castello di Castellammare - Davide Laricchia - 


L'opera compare  nel Sito "Il libero ricercatore" che continuo a guardare nonostante il mio distacco avvenuto nel 1912.

La pubblico perchè l'immagine ha sucitato in me un certo interesse per la materia pittorica che lo compone.
Da l'idea di trovarsi difronte ad un'opera prodotta da pittori del passato arrivati in Italia alla  scoperta del nostro sentire, che  coglievano, attraversandoli, nei nostri paesaggi il gusto di immergersi in una natura a loro estranea per assaporare le sensazioni che i nostri paesaggi da sempre suggeriscono incantando l'animo.

C'è molto di vero nell'immagine, basta guardare il torrione, e sicuramente si rifà ad altre immagini che i pittori dell'epoca (1700) hanno ritratto e sono presenti in molti musei e pubblicazioni e, di tanto in tanto, compaiono nelle loro minime dimensioni, come scampoli di un passato affascinante sul mercato oggi in voga su Internet.

Andando alla ricerca dell'Autore DAVIDE LARICCHIA si scopre invece che questo operatore  è nato nel 1974, che vive a Vico Equense dove espone periodicamente in luoghi pubblici, ed è figlio di Vincenzo Laricchia che di mestiere fa il pittore e dipinge alla stessa maniera del figlio.

Posso anche capire che i due si sentono realizzati nel produrre immagini dipinte sull'esempio di altri che li hanno presi dal vero qualche centinaio di anni fa con la loro sapienza compositiva e disegnativa, ma non credo sia corretto riproporli come opere dell'ingegno artistico, umano e culturale quando, anche se nel loro spessore tutto appare quasi vero, risultano essere soltanto copie non dichiarate o artefatte  di un passato che non hanno vissuto, inducendo semmai il possessore ad errori di valutazione.

Comunque devo convenire che il signor Davide Laricchia è un eccellente tecnico della materia pittorica che potrebbe, come già il suo curriculum dichiara, insegnarla ad altri con esempi di ripresa dal vero o trasferendo il proprio sentire in immagini che animano la nuova pittura.

                                                                                                         Gioacchino Ruocco

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