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    Venerdì al Castello Sforzesco h18,30 l'anteprima di con , in collaborazione con


Beppe Severgnini

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Beppe Severgnini nel 2005
Giuseppe Severgnini, detto Beppe (Crema26 dicembre 1956), è un giornalistasaggista e opinionista italiano. Firma de il Giornale di Indro Montanelli, del Corriere della Sera e di alcune testate anglosassoni, è inoltre autore di diversi saggi e creatore del forum Italians.

Attività giornalistica[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli studi a Crema, dove consegue il diploma di maturità classica presso il Liceo classico Alessandro Racchetti nel 1975, e la laurea in giurisprudenza, con tesi in diritto internazionale, presso l'Università di Pavia, svolge un tirocinio a Bruxelles presso la Comunità europea e comincia a lavorare, appena ventisettenne, per Il Giornale di Indro Montanelli come corrispondente da Londra. Negli anni a cavallo della crisi del regime comunista è inviato da vari Paesi di Europa dell'Est e Asia, comprese Russia e Cina. Dopo aver lasciato Il Giornale ed aver seguìto Montanelli a La Voce nel 1994, si trasferisce come corrispondente dagli USA a Washington[1][2].
Con la fine dell'esperienza de la Voce approda nel 1995 al Corriere della Sera, del quale diviene una delle firme più note. Negli anni successivi è inoltre tra i principali artefici del successo del sito web del quotidiano e dei suoi contenuti digitali: dal 1998 tiene sul Corriere l'innovativo forum Italians, mentre nel 2005 è protagonista, insieme al collega Marco Pratellesi, del lancio della nuova versione del sito[3][4]; dal 2011 partecipa inoltre alla rubrica settimanale online Tre minuti, una parola, nella quale si propone di commentare un vocabolo particolarmente usato. Durante le celebrazioni per il decimo anniversario di Italians l'ex direttorePaolo Mieli ha affermato che Severgnini ebbe un ruolo di primo piano nella trattativa che riportò Montanelli al Corriere nell'ultimo periodo della sua vita[senza fonte].
Scrive per The Economist e The Sunday Times. Nel 2011 scrive per La Gazzetta dello Sport e l'allegato Sportweek, mentre dallo stesso anno è opinionista per il Financial Times[1]. Dal 2013 è inoltre opinionista per l'International New York Times[5].