martedì 19 maggio 2015

20/5/2015

La Dieta Mediterranea

MUSEO POLDI PEZZOLI, MILANO

Oggetti in evoluzione. Una tavola dedicata alla Dieta Mediterranea, patrimonio UNESCO. I giovani designer della Creative Academy sotto la guida di Ugo La Pietra sono stati chiamati a riflettere sui temi, sugli strumenti e sugli elementi che caratterizzano questo patrimonio immateriale.

COMUNICATO STAMPA
a cura di Ugo La Pietra Presso la Sala del Collezionista del Museo Poldi Pezzoli di Milano, nel corso di EXPO 2015, verrà imbandita una tavola dedicata alla Dieta Mediterranea, patrimonio UNESCO. I giovani designer della Creative Academy, la scuola internazionale di design fondata a Milano dal Gruppo Richemont nel 2003, sotto la guida di Ugo La Pietra sono stati chiamati a riflettere sui temi, sugli strumenti, sulle suggestioni e sugli elementi che caratterizzano questo patrimonio immateriale, che - ricorda l’UNESCO - “si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo”. 

UN PROGETTO IN TRE PUNTI. 
1. In linea con i temi di EXPO 2015, il progetto - sostenuto e seguito dalla Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte – si è articolato in diversi punti. Prima, i giovani designer hanno ricercato gli elementi iconografici più salienti delle diverse Regioni d’Italia, per trasformarli in elementi decorativi. 

2. In seguito, ognuno di essi ha progettato una serie di elementi necessari alla presentazione, al servizio e alla condivisione del cibo: organizzati da Ugo La Pietra in cluster ben precisi, seguendo le indicazioni dell’UNESCO (“olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità”), gli alimenti / elementi sono stati il punto di partenza per progettare piatti, bottiglie, vassoi, contenitori, ciotole, caraffe. 

3. E infine, grazie al dialogo con gli artigiani selezionati per il progetto, le migliori creazioni sono state realizzate, trasformandosi così in un’interpretazione contemporanea e fresca di oggetti, prodotti o elementi tradizionali. 

RICERCARE, DECORARE, PROGETTARE. 
I giovani designer di Creative Academy sono stati dunque invitati a intraprendere un viaggio dal triplice valore didattico. Innanzitutto ricercando le identità territoriali e gli elementi funzionali degli oggetti da rielaborare. In secondo luogo, decorando a mano (ognuno individualmente e personalmente) il proprio piatto, ispirato a una Regione d’Italia. E infine, progettando e seguendo la realizzazione degli oggetti che arricchiranno la tavola, verificando quindi l’adeguatezza al brief, la fattibilità del progetto e la rispondenza ai canoni estetici suggeriti dal curatore. 

La tavola si porrà idealmente al centro di un fitto e silenzioso dialogo con le foto del making-of, con i progetti, gli studi e gli esperimenti degli studenti, grazie a una serie di pannelli studiati da Emanuele Zamponi. Il video realizzato da Lucio La Pietra presenterà l’evoluzione e lo sviluppo di tutte le fasi del progetto. 

VENTI PIATTI, VENTI BICCHIERI, VENTI REGIONI. 
Sui tavoli “Leonardo” disegnati da Marco Ferreri e realizzati dagli artigiani di Morelato, Ugo La Pietra ha pensato di far apparecchiare venti coperti: come il numero degli studenti ammessi al Master of Arts in Design and Applied Arts della Creative Academy, e come le Regioni d’Italia. Ogni piatto è dunque dedicato a una regione, ed è stato decorato a mano dallo studente che ne ha anche dovuto ricercare gli elementi stilistici e decorativi; a ogni piatto corrisponde un bicchiere, realizzato e decorato a mano. 

TRENTA OGGETTI PER UNA TAVOLA ELOQUENTE. 
Tra gli oltre cento progetti realizzati in poco meno di un mese dai designer di Creative Academy, ne sono stati selezionati trenta: contenitori per le spezie, caraffe per l’olio, l’acqua o il vino, bicchieri, vassoi, piatti di portata, ciotole, contenitori per le uova o per le verdure, ciotole per la frutta, centrotavola, candelabri... Elementi che coinvolgono tutti i sensi, e che rendono la tavola non solo un luogo di consumo del cibo, ma anche e soprattutto un centro insostituibile di convivialità e di dialogo. Moltissimi sono infatti gli oggetti che richiedono uno scambio tra i commensali, per favorire il senso di comunità e promuovere l’interazione sociale, poiché – ricorda l’UNESCO - “il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende”. 

ARTIGIANATO TRA DESIGN, TRADIZIONE E TECNOLOGIA. 
I designer di Creative Academy si sono confrontati con il saper fare di alcuni artigiani, selezionati da Ugo La Pietra e coinvolti come partner del progetto. I manufatti ceramici sono infatti realizzati dal laboratorio Puzzo di Milano: da sempre partner di alcuni tra i più importanti designer al mondo, perfettamente in grado di interpretare la cultura del progetto contemporaneo, Puzzo ha realizzato i 20 piatti dedicati alle Regioni e ha creato alcuni dei progetti selezionati. 

Il vicentino Massimo Lunardon, maestro riconosciuto del vetro soffiato a bocca, è l’autore dei venti bicchieri e dei numerosi articoli progettati per essere realizzati in vetro. E infine, le nuove tecnologie si sono alleate al mestiere d’arte grazie alla collaborazione con il fab lab milanese Opendot, che ha messo le proprie risorse progettuali e produttive a disposizione degli studenti. 

UNA COLLEZIONE CONTEMPORANEA TRA I TESORI DELLA STORIA. 
Caratterizzati da una grande pulizia formale ma anche da una notevole dose di ironia, gli oggetti progettati e realizzati per la mostra si pongono in un ideale dialogo con le magnifiche collezioni di piatti, bicchieri, oggetti per la tavola e per la casa custoditi presso il Museo Poldi Pezzoli. “Abbiamo accettato con piacere di ospitare questa mostra durante EXPO 2015”, ha commentato Annalisa Zanni, direttrice dell’istituzione museale milanese, “non solo per la valenza culturale e didattica del progetto, ma anche perché crediamo che le tradizioni grandi e nobili del nostro territorio debbano sempre sapersi porre in dialogo, in maniera rispettosa e creativa, con le sfide della contemporaneità. Nessun luogo come una immaginaria sala da pranzo può rappresentare l’ideale del cenacolo culturale che, da luogo di confronto, diventa teatro di conversazioni e vera scuola di umanità”. Creative Academy Creative Academy, la scuola internazionale fondata nel 2003 dal Gruppo Richemont e specializzata in design del gioiello, dell’orologio e degli accessori, offre un Master of Arts in Design and Applied Arts che ogni anno forma venti giovani talenti creativi provenienti da tutto il mondo. 

Creative Academy è un ponte tra la teoria e la pratica professionale e la sua missione è insegnare come ideare e progettare prodotti reali destinati al settore del lusso, offrendo ai giovani designer la possibilità di acquisire strumenti e capacità fondamentali per la loro carriera. Il corso dura dieci mesi: sette mesi in Creative Academy a Milano (gennaio - luglio) e tre mesi di internship per gli studenti più meritevoli (settembre – novembre). Il processo di apprendimento si sviluppa attraverso progetti, seminari specializzati e la costante interazione con le Maison del Gruppo Richemont. 

La Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte è un’istituzione privata non profit, nata a Milano nel 1995 per volontà di Franco Cologni, che ne è il Presidente. Promuove una serie di iniziative culturali, scientifiche e divulgative per la tutela e diffusione dei mestieri d’arte. Con le collane editoriali «Mestieri d’Arte» e «Ricerche» (Marsilio), si propone di ricostruire storicamente la realtà di queste attività di eccellenza fino ai giorni nostri, guardando alla grande tradizione del savoir-faire italiano e insieme alle nuove declinazioni dell’artigianato contemporaneo. Con Carthusia pubblica la collana «Storietalentuose», nata per far conoscere e amare ai giovanissimi le professioni della grande tradizione artistica italiana. Con il Gruppo Swan ha ideato e realizza il magazine «Mestieri d’Arte & Design». Con i tirocini formativi del progetto «Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza» sostiene fattivamente la formazione dei giovani nell’alto artigianato e il loro inserimento nel mondo del lavoro. 

Il Museo Poldi Pezzoli 
Fondato dal collezionista Gian Giacomo Poldi Pezzoli e aperto al pubblico nel 1881, è una delle più importanti case museo in Europa e accoglie nelle sue sale - che evocavano nelle decorazioni epoche diverse, dal Medioevo al Settecento - alcune tra le più raffinate collezioni artistiche del passato. La dimora del nobile Gian Giacomo Poldi Pezzoli (1822-1879) è la cornice di un’eccezionale raccolta di dipinti italiani del Rinascimento e del Settecento in particolare; inoltre di una collezione davvero unica di arti decorative di armi e armature, porcellane, vetri, tessili, orologi e oreficerie, mobili e arredi. Il Poldi Pezzoli è riconosciuto dallo Stato italiano come museo di interesse nazionale, è un ente non lucrativo (ONLUS) specializzato negli studi sulla storia del collezionismo e sulle arti decorative. Svolge permanentemente ricerche sulle proprie collezioni, i cui risultati vengono diffusi tramite pubblicazioni e mostre. Particolarmente attivo è il settore educativo, che pubblica annualmente nuovi percorsi didattici. Il Museo è a capo del Circuito Case Museo di Milano. 

Ufficio Stampa Museo Poldi Pezzoli 
Francesca Mariotti con Laura Cometa 
Tel. 02 45473805 | ufficiostampa@museopoldipezzoli.org 

Ufficio Stampa Fondazione Cologni 
Andrea Bianchi - Gabriele Ciullo 
Tel. 02 89 50 46 50 - fondazionecologni@aidapartners.com 

Inaugurazione 20 maggio ore 18.30

Museo Poldi Pezzoli
Via Manzoni 12 Milano
Apertura: da mercoledì a lunedì, dalle 10.00 alle 18.00
Chiuso il martedì
Ingresso: 10 € | 7 € ridotto

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