sabato 7 marzo 2015

SALA D'ATTESA 1: BIG BAMBÙ, SI CHIUDE


BIG BAMBU'


BIG BAMBU.

Via dal ventre della città più antica
i ricordi che imbrattano le strade
a una certa ora

come se la contrada  fosse un deposito ATAC.

Via dalla cistifellea i calcoli dannosi,

via dalle vie tutto quello ch’è noioso

e vi dorme sopra per giorni

perché altro non c’è per quel riposo.

In una fila sola o in doppia fila

via le cosiddette macchine

che rompono il passaggio

ad ogni istante

col rischio di perderti dagli occhi.

Lo sguardo audace

a volte ti rincorre

ma via da questa via quel che nuoce

alla mia vista e lo smarrimento,

di non trovar l’accento

dove l’ho posto,

un sorriso del sole,

uno spiffero di vento

come il mio fiato che ti insegue.

Invece porteranno via

Big Bambù

che brulica di canne  e di gente

dove tu

non sei passata neppure una volta

a vedermi arrampicato sulla cima.

Penso e ripenso:

-         Adesso dove vado

per far parlar di me,

per vederti arrivar da lontano,

da oltre il Tevere

dove si fa pantano

di cattivi pensieri

e odi ancora lamenti di vacche?

Ora le lacche, le linee,

i pacchi, i segni

sono essi gli ingegni dell’avvenire

prima che il tempo finisca

e ci fanno una bisca

di rabbie e di morti.


Gioacchino Ruocco

Inserita nella raccolta “Secondi e contorni”

Ostia Lido       07/03/2015



















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