martedì 16 luglio 2013

REVERSIBILITA' RIDOTTA IN BASE AL REDDITO


L ' Inps ha liquidato a mia madre la pensione di reversibilità. L' istituto di previdenza ha applicato una riduzione del 25%. Per caso non ci sarà uno sbaglio?

Purtroppo non c' è alcuno sbaglio, a meno che la titolare della pensione di reversibilità non possegga redditi o ne abbia di importo inferiore a quello ne che determina il taglio. Vanno perciò verificati i redditi denunciati all' Inps, tenendo conto delle regole stabilite dalla legge 335/1995 (articolo 1, comma 41) per le pensioni ai superstiti con decorrenza dal 1° settembre di quell' anno. Se il beneficiario ha redditi superiori a tre volte il trattamento minimo (euro 16.380,78 per il 2005), la pensione gli viene ridotta di un quarto. Se il reddito supera quattro volte il minimo (euro 21.841, 04), la riduzione è del 40 per cento. Il taglio massimo è del 50 per cento e va fatto se i redditi superano cinque volte il minimo (euro 27.301,30). Di conseguenza, la riduzione comporta che la percentuale di base della pensione del defunto, presa come parametro di quella spettante al superstite, si abbassa dal 60 al 45, 36, o 30 per cento a seconda della consistenza del reddito. Possono invece cumulare redditi e pensione senza alcun limite i figli (minori, studenti o inabili), tanto se sono titolari della pensione da soli, quanto se in concorso con il genitore superstite . Di conseguenza sono colpiti dalla riduzione il coniuge, quando è il solo titolare della pensione (ne è escluso invece quando è contitolare con i figli), nonché, in mancanza di coniuge e figli, i genitori o i fratelli e le sorelle del defunto. La riduzione non opera neppure sulle pensioni liquidate prima della legge 335. Esse però non godono di aumenti fino a quando la differenza in più non sarà completamente riassorbita con i futuri miglioramenti. Nei limiti di reddito sono computabili i redditi assoggettabili all' Irpef, al netto dei contributi. Non vanno però compresi il trattamento di fine rapporto (e le sue anticipazioni), il reddito della casa in cui si abita, gli arretrati e le pensioni ai superstiti.
Dal Corriere della sera

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