sabato 2 febbraio 2013

Padiglione Italia della Biennale di Venezia.

Il prossimo mercoledì i nomi veri. Ora qualche notizia in più e riflessioni a margine
pubblicato domenica 27 gennaio 2013

Bartolomeo Pietromarchi, foto Adolfo Franzò

Insomma, ci siamo. Dopo i tanti rumors che hanno accompagnato la nomina di Bartolomeo Pietromarchi, direttore del Macro di Roma, alla direzione del Padiglione Italia della Biennale di Venezia che si apre a fine maggio, mercoledì prossimo se ne conosceranno le scelte definitive.
Alle 11 è convocata la conferenza stampa presso il Complesso monumentale di San Michele a Ripa e i nomi saranno finalmente annunciati. Sì, ma quali? Per ora si va avanti con ulteriori indiscrezioni. Intanto sono quattordici artisti la cui composizione Pietromarchi suddivide nel seguente modo: «un 70 per cento di artisti mid career, dai 40 ai 50 anni, un 15 per cento tra grandi vecchi e artisti scomparsi, il rimanente 15 per cento di giovani».
Quindi scampata la paura che il primo Padiglione Italia che può vantare una direzione qualificata dalla sua ristrutturazione logistica, si potesse presentare con un parterre di artisti o troppo vecchi o addirittura morti. Cosa che sarebbe stata facilmente letta all’estero nel seguente modo: in Italia non c’è un artista decente, l’ultima edizione si è visto quello che s’è visto e ora si vedono solo i morti. E non basta. Sarebbe emerso anche un eccesso di prudenza da parte di Pietromarchi, che si trincerava dietro a degli indiscutibili, non facendo di fatto nessuna scelta vera. E invece per fortuna non è così. Ma per sapere i nomi bisogna attendere la mattina di mercoledì 6 febbraio, quando saranno annunciati e noi ve li daremo prima possibile e, attenzione, il direttore annuncia che vi sarà anche una bella sorpresa.

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