giovedì 31 gennaio 2013

Inciampare nelle pietre di Gunter Demnig e nell'arte "in memoria".

Per non dimenticare la tragedia della storia nazista, in un doppio appuntamento romano
pubblicato venerdì 11 gennaio 2013
Gunter Denmig, Memorie D'Inciampo, 2012

L’appuntamento è per il 14 e 15 gennaio a Roma con Memorie d’inciampo e il ritorno di Gunter Demnig, artista tedesco ideatore di un’opera d’arte praticamente infinita con cui si propone di commemorare la scomparsa e deportazione ad opera dei nazisti ponendo sampietrini di ottone sul marciapiede prospiciente l’abitazione dei cittadini ebrei, rom, sinti, omosessuali o disabili vittime del regime. Per inciampare nella memoria e dedicare ad una tragedia come quella della Shoah una riflessione quotidiana. L’occasione è l’avvicinarsi della giornata della memoria ma in realtà proprio con il lavoro dell’artista si è passati ad un confronto con la storia di tipo anticonvenzionale, meno legato a monumenti e commemorazioni. "Memorie d’inciampo” ed "Arte in memoria 7” sono le iniziative presentate oggi alla Casa della Memoria e della Storia di Roma con la partecipazione dello storico Lutz Kinkhammer, che ha sottolineato  la carica democratica e non retorica del progetto e la sua efficacia contro le diverse pratiche di rimozione e negazioniste, e dell’artista Alfredo Pirri, che per l’occasione ha prodotto e letto un testo sul tema del rapporto tra l’artista e le culture più antiche come quella ebraica, sul debito che egli contrae nei confronti della società e sulle origini dell’arte astratta. Adachiara Zevi, curatrice del progetto, stamattina ha  presentato l’attività dell’associazione "Arte in Memoria" che «favorisce e promuove linguaggi artistici e architettonici decisamente innovativi rispetto a quelli tradizionali e accademici, capaci di stimolare la riflessione e la elaborazione individuali anziché delegarli a monumenti e riti celebrativi» ed ha sottolineato come con le pietre d’inciampo si sia consentito una sorta di «ritorno a casa delle persone deportate» con un lavoro sulla memoria di diffusione "a macchia d’olio”, senza celebrazioni o distinzioni di alcun genere. Il progetto vede coinvolti anche alcuni Municipi Capitolini, con partenza dal I, in via Garibaldi, che si adopereranno per lo scavo; i familiari delle vittime, al centro della dimensione commemorativa ,e le scuole, che hanno realizzato degli specifici progetti di ricerca sulle storie di vita delle persone coinvolte. "Arte in Memoria 7” è invece la Biennale di arte contemporanea che dal 20 gennaio al 13 aprile 2013 sarà ospitata nell’antico scenario della Sinagoga di Ostia, per la quale quest’anno si festeggia il decennale. Alice Cattaneo, Sigalit Landau, Hiodetoshi Nagasawa e Michael Rakovitz sono gli artisti chiamati a confrontarsi con le mura dense di storia e religiosità in un collaudato «corto circuito tra arte contemporanea e un luogo archeologico di grande importanza», per ritrovare le parole della curatrice. (Mariangela Capozzi)

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