lunedì 21 gennaio 2013

Estetiche Neo-pop & Politica.

Niente carbone ma un "Monumento al panino" per il sindaco di Roma, Gianni Alemanno
pubblicato lunedì 7 gennaio 2013
Iginio De Luca, Monumento al panino, 6 gennaio 2013, piazza del Campidoglio, Roma

Gustosa epifania a Roma, che non ha portato solo zucchero filato e carbone dolce nelle calze dei più piccoli, ma è stata prodiga di doni anche per l'amministrazione comunale. Anche se, c'è da dirlo, sono stati un po' più "salati".
Una rosetta enorme, farcita di mortadella, è stata infatti posizionata sotto la statua di Marco Aurelio nella piazza del Campidoglio, e dedicata al sindaco Gianni Alemanno, alla sua ordinanza anti-bivacco disposta lo scorso ottobre e, più in generale, alla maldestra gestione della capitale da parte di un'autorità che ha più volte dimostrato di non comprendere le esigenze e le problematiche della città.
Sulla scopa però, nelle vesti di una vecchina arrabbiata con la situazione politica attuale e con il profilo che più volte si è dimostrato a dir poco pecoreccio o, per dirlo alla romana, intriso di un "magna-magna" generale, è stato l'artista Iginio De Luca, già autore della proiezione del film "Ladro Lui, Ladra Lei", il film di Luigi Zampa del 1958 interpretato dalla coppia Sordi-Koscina, sulla facciata della Regione Lazio dopo l'affaire Er Batman-Fiorito, e dopo aver fatto volare un aereo da turismo con la bandiera "Farsa Italia" sul Grande Raccordo Anulare il 13 ottobre 2011.
Il panino, già cibo dei poveri vista la crisi, diventa anche pietanza dei poveri di spirito, gli esponenti della classe politica attuale: non più l'allegra merenda della metà mattina della tradizione capitolina ma lo scherno, il lato ironico della protesta e, visto che di Pop Art stiamo parlando, il simbolo disgustoso (alla Oldenburg) di un alimento rotolato anche tra i tavoli del parlamento italiano.
Resta il fatto però che i vigili urbani non hanno gradito il dono e hanno fatto rimuovere immediatamente la "scultura". Troppo bivacco intorno, con una folla esultante per il simbolico gesto. Chissà se invece Alemanno avrebbe dato volentieri un "mozzico".

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