venerdì 28 dicembre 2012

Quando l'arte contemporanea non è autoreferenziale.

Ottanta opere in asta per le madri dell'Africa, a sostegno dell'AMREF
pubblicato giovedì 20 dicembre 2012
Tatsuo Uemon Ikeda

"Stand up for the African Mothers", ovvero quelle quasi 200mila donne che ogni anno perdono la vita nelle zone dell'Africa Sub-sahariana, nel mettere al mondo i propri figli. Un dramma della povertà e dell'ignoranza, dovuto a condizioni di parto inadeguate, dove manca personale idoneo e strutture adatte ad assistere e ospitare le partorienti. Una battaglia contro la situazione africana la sta combattendo AMREF, organizzazione sanitaria privata e senza fini di lucro che domani, dalle 16, con l'aiuto della casa d'aste romana il Babuino, metterà all'incanto 80 opere di altrettanti artisti contemporanei, che hanno accettato di donare i lavori per la causa. L'elenco dei pezzi in vendita, visibili recandosi direttamente alla sede romana, vedranno il loro ricavato devoluto nella formazione di 15mila nuove ostetriche entro il 2015, che potranno aiutare qualcosa come 500 donne l'anno l'una, e far crescere in sicurezza oltre 50 bambini al mese. Ma domani, al Babuino, vi sarà anche una dimensione "live" dell'arte: l'artista giapponese Tatsuo Uemon Ikeda, realizzerà un acquerello su tela, che potrà poi essere acquistato dal pubblico in sala alla fine dell'asta. Per una volta insomma l'arte guarda lontano, in una modalità davvero poco autoreferenziale, lasciando spazio alla beneficenza.

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