lunedì 17 settembre 2012

Before Photoshop, l'arte della manipolazione visionaria.


Il Metropolitan mette in scena "Faking it", per scoprire la modernità prima del digitale


Da Exibart pubblicato domenica 16 settembre 2012




Che cos'era photoshop prima della sua invenzione? Un'arte manipolatoria forse, ideata ben prima di Benjamin e del suo più famoso saggio intorno alla riproducibilità dell'opera d'arte. Ed è con questo punto di vista che il Metropolitan di New York, dal prossimo 11 ottobre, metterà in scena la mostra delle mostre, ovvero quelle immagini che risultano essere state alterate, manipolate e trasformate molto tempo prima dell'era digitale. Il "vintage" quando vintage non era ma risultava come l'accumulo di una sorprendente tecnica e manualità, nonché inventiva. 

Una raccolta inconsueta di effetti, oggi sviluppabili persino con un cellulare di ultima generazione, che farebbero rabbridividire i nostri avi fotografi, ma che spesso non mantengono né la freschezza né l'illusione di questi esemplari. La mostra, intitolata giustissimamente "Faking it", porta l'attenzione sul diverso grado di manipolazione operato dai vari artisti rispetto all'originale come uno strumento per registrare l'ambiente e le caratteristiche, con cui le foto sono state realizzate.

"Faking it" comprende circa 200 lavori effettuati tra il 1840 ed il 1990, quando la riproducibilità esisteva già, eccome, disposte secondo le loro tecniche di "alterazione", che includono l'esposizione multipla (processo che prevede l'impressione di due o piú immagini nel medesimo negativo), stampa combinata (stampa di piú elementi in un'unica soluzione prendendo elementi da due o piú negativi), fotomontaggio, ritocco sul negativo o sulla stampa; in ognuno di questi casi il significato ed il contenuto dell'immagine vergine è stato significativamente trasformato nel processo manipolativo. E non ci resta che lo stupore o la meraviglia, in primo luogo per la loro attualissima visionarietà.

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