venerdì 24 agosto 2012

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sulla sicurezza e l'igiene nel mondo del lavoro 


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in rete dal  24  febbraio 2012


sempre a cura di 

G. Ruocco


giovedì 23 agosto 2012

Se hai tempo da perdere mentre "i nostri operatori sono impegnati...."



se hai tempo da perdere  "mentre i nostri operatori sono impegnati in altre comunicazioni"
 non provare a compilare un preventivo telematico che credi di aver acquistato per due mesi, tanto ti risponderanno che è anonimo e non ha nessuna validità commerciale anche se hai lasciato i tuoi dati sulla scheda che hai dovuto compilare per ottenerlo pena  la  non prosecuzione per la mancata fornitura dei dati richiesti 
fino alla fine della perdita di tempo intrapresa.......inconsapevolmente




IL RISULTATO 
E' SOLTANTO UNA PRESA IN GIRO




sabato 11 agosto 2012

Juventus Napoli a Pechino






Supercoppa Juventus Napoli a Pechino
Ore 15, 17
Primo Tempo
Gara spettacolare a Pechino: Napoli avanti al 27' con Cavani, pareggio da applausi di Asamoah con un tiro al volo dal limite, nuovo vantaggio azzurro con Pandev al 41'.

SQUADRE IN CAMPO

Juventus:

Carrera in panchina
Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci, Lucio in difesa, Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio e Asamoah in mediana e Matri, Giovinco in attacco.

Napoli:

Mazzarri in panchina
un 3-5-1-1: De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Hamsik, Zuniga; Pandev e Cavani.


Secondo Tempo e Tempi supplementari
Non sono da commentare se non per biasimare il direttore di gara che era in campo da dodicesimo elemento e tredicesimo il guardialine.

Si può anche perdere alla grande e al Napoli è già capitato, ma ad opera di un avversario superiore. 


martedì 7 agosto 2012

Uno strano silenzio

Uno strano silenzio avvolge il botto verificatosi nella notte del del 6 agosto all' 01,30  in via del Bucintoro che dovrebbe costituire invece una notizia ghiotta per quelli della carta stampata locale che raccolgono anche le cicche degli altri giornali o notizie vecchie come il mondo per riempire le loro pagine.

Anche Canale 10, che passa in rassegna tutto il litorale non da notizia dell'accaduto.

A che pro il silenzio messo in atto, l'immediata rimozione dei detriti, la sistemazione del cassonetto che però conserva nella forma i postumi dell'esplosione e la testimonianza di quello che riscrivo e che ho già pubblicato  ieri mattina ?

In quale regime viviamo non riesco a percepirlo. Nascondere avvenimenti  del genere a chi fa comodo ? Meno male che il ferito o il morto non c'è stato. A pochi metri di distanza c'è la pensilina per l'attesa dell'autobus di linea.

La carta non esplode. Allora se non è una bomba potrebbe essere stato generato da prodotti posti in maniera inopportuna nel cassonetto della carta, di quelli ai quali il sole non fa bene e possono esplodere ?

Dopo l'intervento dei Vigili del fuoco, lo svuotamento del cassonetto, la rimozione dei detriti sul manto stradale dal vento di ieri che ogni tanto li ha sparpagliati e la riparazione del coperchio quali indizi possono essere ancora raccolti per un'analisi degli elementi che hanno dato luogo all'avvenimento ?

Se la tutela della nostra sicurezza è messa in atto in questa maniera non resta altro che pensar male delle istituzioni presenti sul territorio.

Al che chi è senza peccato scagli la prima pietra, ma attenzione a dove la tirate perché quando le si tirano vanno sempre a colpire i più indifesi.

Il possesso dell'arte


L'intervista/Vittorio Gaddi
A Vorno, vicino Lucca, Vittorio Gaddi ha sistemato la propria collezione nella sua ex casa, oggi svuotata per far posto alle opere e aperta al pubblico su appuntamento. L'inaugurazione, avvenuta a metà luglio, offre lo spunto per riflettere sulle scelte, il peso degli artisti italiani, i criteri di allestimento. Ma anche sulla salvaguardia del valore economico di una collezione. Che non sarà mai fondazione [di Antonello Tolve]
pubblicato venerdì 3 agosto 2012
Piotr Uklaski, Untitled, 2001. Collezione Gaddi
La Collezione Nunzia e Vittorio Gaddi impaginata a Vorno (frazione di Capannori, in provincia di Lucca) negli spazi di una tenuta di campagna votata integralmente all'arte contemporanea è giunta, oggi, ad una configurazione ideale per mostrare al pubblico (per appuntamento, vgaddi@notariato.it) un palinsesto di opere e progetti esclusivi davvero unici e preziosi. Divisa in due sezioni – un primo nucleo più storico e un secondo che mostra le nuove acquisizioni – la Collezione espone circa trecento opere che, tra linguaggi differenti e altrettanto differenti criteri organizzativi, propongono uno spaccato artistico sul presente dell'arte. Su un mondo in divenire che è cifra essenziale della collezione. Anch'essa volta a metamorfosi continue e a itinerari plurali. Ne parliamo con Vittorio Gaddi

Olafur Eliasson, White Doughnut, 2002. Collezione Gaddi
Qual è, in linea di massima, il disegno attuale della collezione?
«La linea guida della collezione è l'acquisizione di opere di artisti per lo più giovani ed emergenti il cui linguaggio ci appaia originale e che comunque abbiano una visibilità a livello internazionale per avere già esposto in spazi prestigiosi (non amiamo le scommesse troppo azzardate per cui preferiamo aspettare gli sviluppi piuttosto che acquistare un artista alle prime armi, anche se ci sembra interessante)».

A sinistra: Pae White, Mokau, 2002. A destra: Frank Nitsche, SHW - 4 - 2011, 2001. Collezione Gaddi

Per l'allestimento non ti sei rivolto ad alcun curatore e hai scelto di impaginare personalmente le opere. Che scrittura espositiva hai deciso di adottare?
«Non ci sono state regole precise cui mi sono attenuto, se non il gusto personale ed il tentativo di mettere insieme opere il cui impatto visivo risulti potenziato dalla reciproca vicinanza. Ho più volte constatato che lo spostamento di un'opera spesso ne modifica completamente la percezione in chi la osserva e quindi ritengo un aspetto assolutamente da non trascurare la ricerca della migliore collocazione delle opere».

Carsten Höller, Transparent Sphere, 2000. Collezione Gaddi
La tua collezione è formata prevalentemente di artisti non italiani. Piero Manzoni, Nunzio, Carla Accardi, Gina Pane, Eva Marisaldi, Luigi Mainolfi, Perino & Vele, Alfredo Pirri, Maurizio Savini, Giuseppe Stampone, Bianco-Valente, Botto & Bruno, Vanessa Beecroft, Giuseppe Gabellone, Stefano Arienti, Chiara Camoni e Margherita Manzelli sono alcuni nomi che rappresentano, ad oggi, nella tua scelta, la creatività italiana.
«Non posso negare che la presenza di artisti italiani nella collezione sia piuttosto limitata. Ciò è dovuto essenzialmente a due fattori. In primo luogo ritengo che, in generale, il lavoro degli artisti stranieri abbia maggiore qualità e forza rispetto a quello degli artisti italiani, che in molti casi si limitano a scimmiottare il lavoro altrui senza mostrare alcuna novità. In secondo luogo perché l'arte italiana contemporanea, per svariati motivi che non possono essere elencati in questa sede, gode di scarsa considerazione fuori dai confini nazionali (mentre noi cerchiamo di acquisire opere di artisti che abbiano e mantengano nel tempo una buona visibilità internazionale).
Ritengo però che negli ultimi anni la situazione italiana si stia evolvendo in senso positivo essendoci fra le ultime leve un nucleo di artisti di qualità, per cui si intravedono le condizioni per un rilancio dell'immagine dell'arte italiana contemporanea nel mondo.
Tra le ultime opere acquisite vi sono quelle di due giovani artisti italiani di grande talento: Chiara Camoni e Giuseppe Stampone (che ha realizzato nei nuovi spazi un bellissimo bookshop)».

Sarah Morris, Capital Grille, 2001. Collezione Gaddi

La tua preferenza declina, in molti casi, sulle regioni della pittura. Da quale condizione nasce questa particolare predilezione?
«La pittura è stato il primo amore e lo ritengo tuttora un linguaggio molto attuale, anche se snobbato da critici e curatori (ma i risultati delle più importanti aste internazionali dimostrano al contrario che l'interesse dei collezionisti per questo "medium" è sempre elevatissimo).
Non saprei dirti la causa di questo rapporto privilegiato. Può darsi che sia rimasto influenzato dal fatto che mia madre era una pittrice dilettante e fin da piccolo ero incuriosito nel vederla dipingere.
Purtroppo, anche a causa dell'ostracismo della critica che spinge i migliori talenti ad utilizzare altri "medium", è molto difficile trovare tra le nuove generazioni pittori di qualità».

Atelier Van Lieshout, Womb, 2003. Collezione Gaddi

Oltre alla pittura ci sono, naturalmente, tutta una varietà di linguaggi dell'arte – il video, la fotografia, l'installazione e il site specific – che arricchiscono il tuo programma.

«Infatti la nostra collezione non trascura alcun aspetto della creatività contemporanea e devo dire spassionatamente che oggi faccio fatica a prediligere un linguaggio espressivo rispetto ad un altro»
.
Isa Genzken, Tor, 1996. Collezione GaddiElisabeth Peyton, Prince Harry, September 1998, 1998. Collezione Gaddi
Quale metodologia segui nell'acquisizione di un'opera?
«A monte c'è sempre un intenso lavoro preparatorio: visita di mostre nelle gallerie e nei musei, visita di fiere, lettura (fondamentale) di riviste qualificate italiane ed internazionali, esame di cataloghi e monografie. Una volta individuato l'artista che ci interessa contattiamo le gallerie che lo rappresentano e, fra le opere che ci vengono offerte, prendiamo in considerazione solo quelle che fanno scattare la scintilla. L'opera ci deve emozionare, altrimenti lasciamo perdere. Per noi è essenziale l'impatto visivo ed emotivo che l'opera suscita, a prescindere dalla tecnica utilizzata dall'artista. Non acquisteremmo mai un'opera concettuale che esprima un'idea importante ma non abbia anche un'immagine forte. Per intenderci non mi verrebbe mai in mente di acquisire un lavoro (immateriale) di un artista come Tino Sehgal, pur apprezzandone l'originalità.
Non acquistiamo mai alle aste perché preferiamo il mercato primario, anche se seguiamo i risultati come riferimento per le quotazioni degli artisti».

A sinistra: Gerwald Rockenschaub, Untitled, 1999. A destra: Lisa Ruyter, The Burning Hills (dittico), 2001. Collezione Gaddi
Verso quali orizzonti è proiettato, ora, il tuo progetto?
«Il progetto prosegue nella stessa direzione intrapresa fino ad ora, anche se la crisi economica e la situazione italiana attuale indubbiamente influiscono negativamente sia perché ci sono meno disponibilità economiche sia perché il malessere che si percepisce e la scarsa fiducia nel futuro tendono a smorzare gli entusiasmi.
Però la passione è sempre viva e, nei limiti del possibile, mi impegnerò per innalzare sempre di più il livello qualitativo complessivo della collezione, che però manterrà comunque l'attuale veste di collezione privata senza alcuna intenzione di creare in futuro una fondazione, fenomeno oggi assai di moda ma di cui non vedo, nella mia situazione, alcuna utilità».

Per un progetto "globale" e per avvicinare alla cultura italiana

Undici nuove guide molto particolari per il Museo del Novecento di Milano. 
pubblicato giovedì 2 agosto 2012
Giuseppe Pellizza da Volpedo - Il Quarto Stato - 1901 - olio su tela - Museo del Novecento, Milano

Saranno "didascalie viventi" per tutto il mese di agosto. Vengono da Cina, Egitto o Bangladesh e sono stati selezionati dal Centro territoriale permanente di istruzione e lavoro di Rozzano, nei pressi di Milano.
Una struttura frequentata principalmente da alunni di origine straniera, che per avvicinarsi alla lingua italiana, e per avvicinare anche un pubblico più eterogeneo e proveniente da ogni parte del globo, ogni lunedì e giovedì di agosto saranno presenti al museo del Novecento a spiegare, ad esempio, Il quarto Stato di Pellizza da Volpedo.
Un lavoro di "integrazione" non solo a livello sociale, ma utilizza l'arte nella vita quotidiana come modalità per creare una nuova comunità senza perdere la propria, originaria, identità. «Vogliamo che i ragazzi arrivati da poco a Milano si sentano parte integrante di una città ormai cosmopolita» sono state le parole dell'Assessore Boeri. Che ha rimarcato la volontà di rendere completamente gratis tutti i musei cittadini entro il 2015, a fronte del boom di ingressi che si è registrato a luglio nelle strutture del Comune, che stanno sperimentando la nuova modalità "senza ticket". Il record lo ha segnato il Museo archeologico, dove i visitatori sono cresciuti del 72 per cento rispetto a luglio dello scorso anno, seguito a ruota dal Museo del Risorgimento, Castello Sforzesco e Museo di storia naturale. E l'assessore ha toccato un'altra, profonda verità, relativa al sistema museale: «Gli introiti delle biglietterie sono meno rilevanti rispetto a quelli derivanti dal merchandising o da eventi collaterali». E se il pubblico cresce, perché non dovrebbe crescere la voglia di diventare partner delle istituzioni museali meneghine?

Incidente stradale n..... a Via delle Quinqueremi

06/08/2012
Ostia Levante - Stella Polare - Incrocio di Via delle Quinqueremi con Via de Bucintoro











E' l'ennesimo incidente che si verifica a via delle Quinqueremi  dove si determina un icrocio con Viale Vega da dove provengono le auto che si scontrano con quelle che transitano in un senso o nell'alto su di essa.

Il titolo dice n... in quanto dal 1978, anno di arrivo nel quartiere, ho dovuto prendere nota di una infinità di incidenti stradali verificatisi sull'incrocio fotografato con altri due soggetti interessati. Mediamente 40 incidenti all'atto e più di una volta ho dovuto attivarmi per chiamare il soccorso perché quelli coinvolti erano in pessime condizioni fisiche. Se c'è stato qualche morto non lo so, ma gli incidenti sono stai e potrebbero essere stai di più se qualcuno non avesse avuto la fortuna di riuscire a scansare chi gli stava arrivando addosso.

Interventi da parte dell'Ufficio tecnico zero. La segnaletica orizzontale e verticale basta ed avanza. Quella orizzontale è anche troppo evidente, ma quella verticale, forse, non lo è pur rientrando nelle dimensioni previste dal codice dell strada.

La scena non è quella delle più felici: si vedono i tre soggetti coinvolti, che presi dal dramma che stanno vivendo, in attesa dell'arrivo delle forze dell'ordine interpellate, stanno sulla strada lontani uno dall'altro, senza indossare i giubbotti prescritti e senza esporre in prossimità delle loro auto il triangolo d'obbligo.

Generalmente gli incidenti si verificano quando quelli che arrivano da viale Vega non rispettano la segnaletica che li dovrebbe fermare allo stop in attesa di accertare che che su Via delle Quinqueremi non ci sono macchine in transito, mentre n'altra  delle cause è la velocità eccessiva adottata dai conducenti che transitano su via delle quinqueremi ma anche da parte di quelli che arrivano da Viale Vega : supera di molto quella del limite raggiungendo a volte eccessi che fanno stridere le gomme nelle frenate brusche facendo, più di una volta, ribaltare le auto.

Ma quante patenti sono state finora ritirate per gli incidenti che si sono verificati a questo incrocio ?
Quali provvedimenti avrà preso la forza dell'ordine intervenuta a fronte della mancata adozione della segnalazione degli automezzi incidentati e per la mancata adozione del giubino di sicurezza da parte dei conducenti  che sono rimasti sulla sede stradale?




lunedì 6 agosto 2012

A Ostia Levante in via del Bucintoro esplosione ore 01,30 del giorno 06/08/2012

A Via del Bucintoro alle ore 01.30 circa di ieri notte, 06/08/2012, senza nessun preavviso vi è verificata una esplosione che rassomigliava ai botti dei fuochi d'artificio che ogni tanto, anche durante quest'estate, vengono sparati dallo stabilimento Balneare le Dune.

Mi ero addormentato da poco, ma il troppo caldo non mi faceva dormire con tranquillità. A svegliarmi è stato sia il botto che la voce di mia moglie che fin dal primo momento ha avuto presente che non si trattava di fuochi di artificio ma di un'esplosione.

Mentre le rispondevo che non potevano essere che i botti, lei mi ha ripetuto che non poteva essere perché il fragore arrivato dalla strada era troppo vicino, tanto vicino che appena ha aperto gli infissi vetrati per accedere al terrazzo siamo stati investiti da una nuvola di polvere e piccoli detriti che erano stati proiettati in alto.

I pazzi che stanno a piede libero incrementano l'ansia di questi momenti, ma dopo un attimo o qualche minuto sono arrivate tre macchine della polizia che hanno chiuso la strada nel senso del transito obbligato che arriva da via delle Quinqueremi e dato luogo ad una prima ispezione della zona circostante mentre il polverone si stava calmando.

Qualcuno di essi con una torcia si è avvicinato al cassonetto, incurante di una successivo pericolo, e vi ha guardato dentro ritornando in prossimità del suo automezzo, ma quando tutto sembrava calmo dal cassonetto sono levate delle fiamme che prima non c'erano, che sicuramente l'esplosione aveva innescato ma non percepibili all'istante.

Si è dovuto attendere l'arrivo dei Vigili del Fuoco per spegnerle. Nel frattempo era arrivata anche una macchina della polizia municipale.

A fiamme spente il caravan serraglio è andato via e noi siamo ritornati a dormire annotando che durante tutta l'operazione eravamo stati gli unici spettatori. Gli altri abitanti del condominio, dove abitiamo, sembravano assenti o disinteressati all'avvenimento alla stessa maniera  di quelli che abitano nei condomini vicini  a pochi metri di distanza che la privacy va  a farsi friggere durante la giornata.

Solamente più tardi qualcuno ha tirato fuori la testa e sono arrivati in prossimità del cassonetto a parlottare un po di persone, come i grandi saggi del quartiere.







In mattinata è arrivato un operatore dell'Ama che ha rimosso le parti  della copertura , devastate dall'esplosione montando una nuova copertura che è rimasta aperta, come nella foto, ed è andato via.

I rifiuti più grandi sono stati anch'essi rimossi e ne il Giornale di Ostia ne Canale 10 hanno parlato del fatto, anzi non abbiamo visto, come di solito fanno, nessun operatore aggirasi sul luogo del "delitto" che accidentale o non, non può essere taciuto come i comportamenti fin qui annotati fanno invece pensare. 

Nelle vicinanze,a cinque o sei metri di distanza c'è la fermata dell'autobus e la presenza di viaggiatori poteva dar luogo quantomeno a dei feriti o persone da ricoverare in preda allo spavento.

Eppure da quando sono stati istituiti i parcheggi a pagamento sia di giorno che di notte è stato rimosso uno dei cartelli che ne danno l'avviso anche sulla piazza dei Canotti.

E' vero che ognuno deve fare il proprio mestiere, ma non quello di nascondere gli avvenimenti che si verificano sul territori e potrebbero avere valenza di reati commessi, allo stato degli atti, da ignoti.


sabato 4 agosto 2012

Una legge elettorale fatta dal popolo


Dopo l’armistizio e la liberazione volemmo sicuramente una conduzione del nostro paese dove potessimo dire la nostra ogni qualvolta c’era da dirla, ma al di là dei buoni propositi elencati nella costituzione e di qualche buona anima come Einaudi, De Gasperi, Pertini e per ultimo Napolitano e di Marco Pannella che ha fatto la scelta più democratica che la Repubblica gli ha offerto siamo stati in balia di chi ha fatto politica solamente per il tornaconto personale incapace di farne altra fin dall'inizio della Repubblica.

Dopo un referendum stravolto non siamo più stati padroni del nostro destino, ma spettatori impotenti di una dialettica che ha sempre mirato al distinguo delle posizioni assunte in campo come se l’economia che si è fatta fin qui avesse la necessità di una connotazione liberale o comunista che sono state  solamente le definizioni del modo di realizzarla.

Oggi per rinascere abbiamo bisogno di individuare i soggetti che vogliamo delegare a prendere decisioni e per farlo, visto che continuano a fare i conti non sul deficit che hanno creato e le modalità per uscirne ma non su una legge elettorale che rispecchi le nostra esigenza di essere rappresentati nelle nostre aspettative, dobbiamo trovare la possibilità di togliere lo scettro dalle mani di questi incapaci di fare.

Occorre una legge elettorale imposta dal popolo alla quale solamente il popolo può portare correttivi.
Ed è il popolo che deve stabilire la consistenza della rappresentanza politica, tenuto conto che i signori attualmente in carica continuano a fare e disfare i numeri per non andare a casa dove, se ciò accadesse, non moriranno di fame avendosi assicurato una lauta pensione e accumulato ingenti tesori attraverso la legge dei rimborsi elettorali.

Quando ci renderemo conto del malaffare attuato negli ultimi vent’anni ci servirà, solamente per mandarli a casa, un’altra presa della Bastiglia perché ce li troveremo ancora tra i piedi.

Quelli che hanno operato fin qui devono andarsene e pagare le loro malefatte fino a spogliarli nudi del benessere che hanno portato via  illegalmente perché l’arricchimento operato è frutto di leggi ad personam.

Chi ha forza per inaugurare un nuovo percorso lo faccia, si proponga attorno all’idea che deve determinare una migliore partecipazione del popolo alla gestione della cosa pubblica per una crescita in sicurezza economica, sociale e civile.

Questa è la mia idea. Ora dite la vostra.

venerdì 3 agosto 2012

PREMIO Giancarlo Siani


E se il lavoro da mandare al concorso è stato pubblicato nella giornata del 20 giugno ?



ART. 1 

Il "Comitato Giancarlo Siani" promosso da Ordine dei giornalisti della Campania, Associazione napoletana della stampa, Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Associazione Giancarlo Siani e quotidiano Il Mattino indice la nona edizione del "Premio Giancarlo Siani". 

Il Premio è stato istituito per ricordare la figura del giornalista napoletano, vittima della camorra, il 23 settembre del 1985, per il suo coraggioso impegno nel denunciare tutte le forme di illegalità. Si svolge annualmente sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. 

ART. 2 

il premio è articolato in tre sezioni.

la prima e’ riservata agli autori di un’opera edita sui temi della libertà d’espressione. 
Al premio possono partecipare gli autori di lavori pubblicati nel periodo che va dal 

1° gennaio 2011 al 20 giugno 2012.

la seconda sezione è riservata alle Tesi di laurea. 
Per questa sezione verrà destinato un premio agli autori di tesi di laurea sulla figura di Giancarlo Siani oppure sul giornalismo d’inchiesta , con particolare attenzione ai fenomeni della criminalità organizzata, analizzati sotto il profilo della storia, della sociologia , dell’economia, della giurisprudenza, della psicologia. 

la terza sezione è dedicata al fumetto e/o video e/o foto, sui temi del presente bando. 


L'Università Suor Orsola Benincasa bandisce, inoltre, una Borsa di studio che sarà attribuita a chi si qualificherà primo tra gli allievi della scuola di giornalismo nella graduatoria di fine anno accademico. 

ART. 3 

La segreteria del Premio è affidata all'Associazione Napoletana della Stampa, con sede in via Cappella Vecchia 8/B, 80121 Napoli. 
ART. 4 

I concorrenti devono presentare alla segreteria organizzativa del "Premio Giancarlo Siani", Signora Donatella Pappalardo (Tel. 081 7642577– dal lun. al ven. dalle ore 9,30 alle ore 14) presso l'Associazione Napoletana della Stampa, tre copie del lavoro, più tre abstract , come da modello allegato (che si può scaricare dai siti: www.assostampanapoli.infowww.premiosiani.itwww.giancarlosiani.it;www.odg.campania.itwww.liberacampania.it) indispensabili, pena esclusione dal concorso, da inviare anche via e-mail all'indirizzo info@assostampanapoli.it entro le ore 12 di mercoledì 20 giugno 2012 (con indicazione “abstract opera per premio Siani 2012”)

ART. 5 

I lavori devono essere corredati dal curriculum vitae e dai dati anagrafici del concorrente (nome, cognome, indirizzo di ufficio e abitazione, telefono, cellulare, fax, e-mail). 

ART. 6

La Giuria, a maggioranza assoluta, in piena autonomia e con decisione non appellabile, provvede all'attribuzione del primo Premio di euro 2.500, del secondo premio di euro 1.500 e del premio per tesi di laurea di euro 1.000 - per complessivi euro 5.000 stanziati dall'Ordine dei giornalisti della Campania - e di un premio di ulteriori euro 1.000 - stanziati dall'Associazione napoletana della Stampa - destinato alla sezione speciale del fumetto/video/foto. Sono altresì previste eventuali menzioni speciali. 

ART. 7

La Giuria può destinare, su proposta di uno o più dei suoi componenti, con voto a maggioranza, i suddetti premi a lavori che abbiano avuto particolare rilevanza nazionale in coerenza con le finalità del bando. 

ART.8

La giuria è composta da Presidente e Segretario di Ordine giornalisti della Campania (Ottavio Lucarelli, Gianfranco Coppola), Presidente e Segretario di Assostampa (Vincenzo Colimoro, Cristiano Tarsia), da rappresentanti dell’Università Suor Orsola Benincasa (Lucio D'Alessandro, Guido Pocobelli Ragosta), Associazione G. Siani (Paolo Siani, Enzo Calise, Geppino Fiorenza, Adriana Maestro), Il Mattino (Virman Cusenza, Daniela Limoncelli) Silvio Perrella, scrittore. 

Ogni anno la Giuria può affidare la Presidenza ad una personalità del mondo della cultura. Per l’edizione 2012 Presidente della Giuria sarà il magistrato Armando D’Alterio. 


www.assostampanapoli.info/documenti/BANDOSIANI2012.docwww.assostampanapoli.info/documenti/BANDOABSTRACT2012.doc 


Napoli, 17-04-2012

giovedì 2 agosto 2012

Minori all'estero


A partire dal 26 giugno 2012, 

tutti i minori potranno viaggiare in Europa e all'estero 
solo se muniti di un proprio documento di riconoscimento 
(carta d'identità, passaporto individuale, lasciapassare per l'espatrio di minori di 15 anni). 


Non sono pertanto più valide 

tutte le iscrizioni dei minori sul passaporto dei genitori 
(al contempo tali documenti rimangono comunque validi per il solo titolare fino alla naturale scadenza). 

Maggiori informazioni sono presenti sul sito della Polizia di Stato.

Statistiche e riflessioni


Guardando ad altre esperienze all’inizio dell’anno i valori raggiunti sono stati quelli di un esercizio che pur non avendo un anno di vita erano sempre il risultato di un’esperienza che andava prendendo corpo confortata da valori non cercati, ma raggiunti attraverso una posizione che non era scesa a compromessi anche se i numeri danno le vertigini e diventano una sollecitazione da soddisfare per cui possono diventare artefatti.

Volevo proporre agli altri quel poco di buono che mi portavo dentro o mi arrivava da quelli che mi davano ascolto, le voci che si sono unite alla mia dandomi il loro consenso, fornendomi il conforto quando si crede di essere in mezzo ad un deserto non per cura prescritta, ma per una perdita di orientamento.

Dopo aver aggiunto ai tre blog del 2011 (  ) il quarto “sicurezzanellasicurezza” mi son trovato nei giorni scorsi davanti ad un risultato sorprendente che nel giro di pochi giorni ha portato le visite a 60.000 dalle 51.000 del mese precedente.

Quando racconto agli altri i numeri che sto esponendovi mi guardano come un oggetto misterioso. I  problemi che mi trovo addosso li affronto con tutta la mia ignoranza cercando di orientarmi nella marea di consigli che mi arrivano utilizzando il buon senso che mi fa raggiungere traguardi che per  comprendere e gestire ho bisogno di qualche aiuto.

I navigatori che hanno visitato i quattro blog arrivano da 87 paesi diversi con accessi che vanno variano da uno solo di essi a tutti e quattro i blog.

L’ultimo http://www.sicurezzanellasicurezza.blogspot.com/ pur di fronte alla crescente richiesta di informazione e formazione specifica del settore procede con piccoli numeri  che hanno di buono un andamento in continua crescita, mentre i primi due sono cresciuti in maniera esponenziale spontaneamente, per lievitazione naturale (http://saladattesa1.blogspot.com/ e http://ruoccotribu.blogspot.com/)
e http://gentedistabia.blogspot.com/ per il suo aspetto di nicchia si è affermato quel tanto che basta a giustificarne l’esistenza.

All’inizio dell’anno  il numero complessivo dei tre blog nati nel 2011 con date di inizio distante fra loro era di 24496 visite. A fine luglio dopo la nascita di “sicurezzanellasicurezza” che ha totalizzati fin qui solamente 1248 visite, il numero totale delle viste  (2011 + 2012) è arrivato a 60039 con una crescita numerica di 35743 visite dall’inizio di questo anno.

Ringrazio tutti quelli che continuano a visitare i miei blog sperando di portar nella loro vita quel sollievo che si aspettano sia a livello intellettuale che morale.

Un grande saluto in attesa di maggiori commenti, di consigli e suggerimenti. Vorrei anche annotare il vostro contributo in generale e quello di chi mi ha chiesto un aiuto per risolvere i propri problemi, a chi mi ha segnalato delle informazioni che poi ho pubblicato e quelli che interpellati non rispondono.
Mi scuso con chi ho fatto arrabbiare per il mio tono e per il mio carattere arrembante.

Grazie, Grazie, Grazie sperando che questo mio impegno possa servire anche a qualcuno di voi che mi seguite. Gi

Addio a Gore Vidal

Gore Vidal: addio all'uomo più controverso d'America. Scrittore, drammaturgo, politico, attore e sceneggiatore, dal punto di vista sempre "sui generis"
pubblicato mercoledì 1 agosto 2012
Gore Vidal in una recente fotografia

E' impossibile non ricordarsi per un attimo del suo essere una spina nel fianco nella cultura e nella politica americana. 

Se n'è andato ieri, per complicazioni legate a una polmonite, all'età di 86 anni, Gore Vidal, il "riformatore radicale", come lui stesso si definiva, attaccato e attaccante nei confronti delle vicende della storia statunitense del Novecento, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore che scelse come nome d'arte il cognome del nonno, il senatore democratico dell'Oklahoma Thomas Gore. Critico sui generis del capitalismo, omosessuale dichiarato dagli anni Quaranta, romanziere scandaloso che con "La statua di sale", storia semi-biografica dell'amore giovanile di un ragazzo per il suo migliore amico, pubblicato nel 1948, si attirò le antipatie della stampa per i successivi vent'anni.

Una carriera che oltre all'attività di scrittore lo porta a diventare sceneggiatore per grandi classici girati a Cinecittà, negli anni '50, tra cui "Ben Hur" con Charlton Heston. Anche in questo caso però Vidal era decisamente sopra le righe, e l'ampio ruolo che ebbe nella ri-stesura del film non gli fu mai riconosciuto.

Alla fine degli anni '60, in quell'anno folle che fu il 1968, uscì la commedia "Myra Breckinridge", sul tema di una transessuale, vista come il nuovo emblema della femminilità, andando a toccare satiricamente la storia del potere americano, le lotte per i diritti, i ruoli sessuali. Arrivarono poi i volumi della serie "Natives of the empire", che raccontava gli episodi politici e sociali degli Stati Uniti, a partire dai tempi della Guerra Fredda. 

Fortemente critico nei confronti dell'amministrazione Bush, sull'11 settembre si espresse a favore dell'ipotesi di una sorta di complotto interno: gli USA lasciarono spazio agli attentati per capitalizzare su un evento che avrebbe permesso di ingaggiare una guerra contro un'entità astratta come il terrorismo, sotto il profilo di una falsa bandiera. E a tutte queste attività, Vidal non si negò nemmeno la possibilità di prendere parte come attore in alcuni lungometraggi, tra gli altri in "Roma" di Federico Fellini, dove recita sè stesso, e nel fantasy "Gattaca" del 1997, di Andrew Niccol, dove interpreta il direttore Josef con Uma Thurman, Jude Law ed Ethan Hawke.

mercoledì 1 agosto 2012

Una Vacanza a Lisbona



In casa mia ci sono alcuni che partirebbero sempre e io che non ho mai voglia di farlo. Quel poco di mondo che ho visto mi basta e avanza. Qualcosa ho capito e qualcosa no, ma non importa. Leggo molto, cerco di colmare il vuoto culturale che è presente dentro di me e vado avanti per la mia strada senza tralasciare il dialogo con gli altri che, visto il mio atteggiamento, nel trasferirmi le loro esperienze, mi trattano come un ignorante su tutto il versante della conoscenza anche se poi, quando hanno bisogno di un aiuto qualsiasi o specifico, ricorrono al sottoscritto.

Non li posso mandare a quel paese, ci vanno già da soli, in quanto i figli sono "piezze 'e core", parte di noi stessi consciamente o inconsciamente messi al mondo. Così quando partono, per non perderli di vista, li seguo attraverso Google che, come Wikipedia, meriterebbe un attestato di riconoscimento in quanto con maps ti mette a disposizione il mondo anche se datato.

Questo è il mio viaggio a Lisbona mentre mia figlia con le sue figlie ne ha fatto sicuramente un altro. La prima immagine è quella dell'albergo che l'ha ospitata per sette giorni, le altre sono le mie scorribande nei quartieri dove sono arrivato con la mia curiosità e sensibilità percorrendo l'itinerario che mi si parava davanti.

I disagi non mancano neppure in questi viaggi per i lavori stradali che si incontrano, per gli inconvenienti per la mancata conoscenza della lingua, per cui, a volte, è necessario ricorrere al traduttore, ma mentre guardo ho tanto tempo pre risolvere il problema e montare le immagini in sequenza.

Spero quanto prima di riuscire nell'impresa di utilizzare una telecamera per dare al viaggio una forza narrativa più avvincente, più vera scappando dall'estasi dell'immagine ferma anche se piena di sensazioni e di intenzioni emozionali.





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Un altro giorno


























Viaggiando così, oltre a risparmiare tempo e danaro, ritorno sui miei passi quando voglio, risparmi controlli e 

Check-in,

 di fare e disfare le valige e se dimentico qualcosa basta girare per casa per poterla trovare dove l'ho riposta.