sabato 25 giugno 2011

All'età di 83 anni il tenente Colombo ci ha lasciati al nostro destino



Peter Falck era il tenente Colombo dal lontano 1968. Se n’è andato, però, senza farci conoscere la moglie che ricordava in ogni episodio.

I nuovi personaggi polizieschi non hanno la sua stessa arguzia, la sua verve, il suo fascino. Il suo sguardo, determinato dalla fissità della protesi che aveva sostituito l’occhio destro colpito da un tumore all’età di tre anni e la sua aria trasandata e dimessa ne avevano fatto un personaggio particolare e popolare di cui mi ero innamorato fin dal primo film al quale avevo assistito molti anni fa.

E’ l’unico personaggio che anche in replica non mi ha mai stancato e non mi stancherà mai. Lo rivedrò volentieri ogni volta che lo riproporranno.

Il primo episodio della serie fu trasmesso negli Stati Uniti il 20 febbraio del 1968, mentre sugli schermi italiani arrivò il 16 novembre 1974  su Telecapodistria, poi su RAI 2 dal 1977, e successivamente su Retequattro.

Era nato a New York il 16 settembre 1927 e al suo attivo restano pellicole come 'Angeli con la pistola' del 1961, nel quale aveva recitato al fianco di Glenn Ford e Bette Davis.

Il successo per Peter Falck era arrivato a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, quando aveva recitato in diverse serie televisive tra cui 'Alfred Hitchcock Presenta' e 'Naked City', 'Una moglie' a fianco di Gena Rowlands del 1974, 'Invito a cena con delitto', 'Quando passi da queste parti' del 1976 e 'Una strana coppia di suoceri', commedia nella quale recita a fianco di Alan Arkin, interpretando il ruolo di se stesso.
In Europa aveva recitato sotto la regia di Win Wenders  ne “Il cielo sopra Berlino'. Ma nella sua lunga carriera, Falk è stato apprezzato soprattutto per i suoi ruoli brillanti. Nel 2008 gli venne diagnosticato il morbo di Alzheimer e da lì fu il buio per la sua carriera e per la sua vita.





Lo hanno sempre accompagnato nelle sue avventure una moglie che non si è mai vista ma gli comprava le camicie, gli impermeabili, le mutande, i sigari, i cappelli, i calzini, le merendine anche se la vantava in modo patologico con tutti nonostante gli avesse vietato di cambiare la Peugeot 403 del 1932, regalo per il conseguimento della maturità nel liceo poliziesco di San Diego. La ricordava con la frase:- Sa, questo lo devo proprio dire a mia moglie";
un cane che lui chiava cane perchè non aveva un nome e un sigaro, un mozzicone, che si portava appresso, anche se non l'abbiamo mai visto fumare; non è ancora stato stabilito con certezza se fumava oppure no e
un impermeabile gualcito e puzzolente, comprato ad una svendita da un cinese

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