lunedì 28 febbraio 2011

Viaggi: Roma / Lecce





 


Il treno era partito in orario ed era gia qualche ora che correva verso sud.

Il paesaggio prendeva aspetti diversi e l'aria si faceva più tiepida. Attraversavo per la prima volta il territorio a sud di Caserta e i caratteri mi riportavano indietro agli anni della fanciullezza quando per motivi diversi ne avevo già preso coscienza ora per una gita scolastica, ora per motivi di lavoro.



Il primo appunto fotografico preso durante il viaggio ...



Il treno va piano e il paesaggio non si fa rincorrere.


I fichi d'india non mancano mai...

Oltre gli ulivi i fantasmi di costruzioni non rurali.


Il treno riprende la sua corsa





ma il paesaggio rimane nei miei occhi intatto e suggestivo





Me lo continuo a godere per la sua compostezza






ma le forme cominciano ad allungarsi nella velocità del treno






e gli alberi  a diventare il ricordo di quello che sono







Anche le case non sfuggono al fenomeno della velocità che le rende impalpabili








Ormai tutto sta  per disintegrarsi....





Delle forme resta soltanto il ricordo





forse ne nascono di nuove con un nuovo sentimento della forma













che non si è mai sgretolato







ma quando riappare







con tutte le sue contraddizioni






bisogna per forza di cose tenerne conto.







Il viaggio è un'alternanza di umori





che si rapprendono







 e si allungano





ma sempre fermi nella loro sostanza



Un'ultima  follia .....




 
che restituisce  al paesaggio altre sembianze e poi la meta.





Stazione di Lecce.




Incomincia la visita alla città.


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