venerdì 18 febbraio 2011

Poeti Italiani: M. Tatum Ruocco

Lascia  che  il  mio  cuore  ti  parli


Guerriero

Guerriero,
togliti la corazza e stenditi
usa il mio corpo come un caldo giaciglio
e dormi.
Resteremo qua
e osserverò la tua bocca schiudersi,
i sogni affollarsi sui tuoi occhi,
le tue linee aspre intenerirsi
mentre l'oscurità ci avvolge,
la tua forza vinta dal sonno.
E per un attimo, credimi, dimenticherò
i pericoli e le imprese che ci attendono,
le tue lontananze e le mie veglie.
Vedrò il buio cancellare
il confine che ci separa
e solo allora
sarai veramente mio.



Il sole di quest'estate

Temevo il sole di quest'estate
perché sapevo che mi avrebbe strappata
al torpore del mio letargo.
Ma la luce si affaccia su questa tana
e caccia via la paura,
perché lo so che sarà  vita
e sarà vita comunque
anche senza il gusto amaro delle tue bacche
senza il calore del tuo fiato
senza il crepitio delle foglie secche e gialle
sulle quali mi rincorrevi per gioco.
E tornerà l'inverno
e sarà forse più freddo e più triste,
ma tornerà anche senza di te.



Ulisse...

No, Ulisse, non cercarmi più a Itaca
ho scelto il mare anch'io
e la tela che ho tessuto aspettandoti
ora é gonfia di vento,
perché quando ci rincontreremo,
e vogliano gli dei che sia così,
baciandoci
riconosceremo l'uno sulla pelle dell'altro
il sapore dello stesso sale,
il calore dello stesso sole.
Ti amerò
senza il rancore che nutre chi rimane in attesa
e un timone solo,  allora,
potrà guidarci verso nuove avventure.



Il cielo uggioso di Perugia....

Te lo ricordi il cielo uggioso di Perugia ?
E il verde fosco dei miei occhi
mentre pronunciavi
il tuo dubbioso credo esistenziale ?
E i nostri sguardi smarriti, te li ricordi ?
In quel dolore impalpabile che mi attutiva i sensi
tu ripetevi: "Non so cosa sarà domani",
ed io con rabbia scioglievo ogni nodo
che mi legava a te.
Eppure siamo ancora qui
e oggi nell'euforia di questo stadio
mentre il tuo braccio caldo si fonde alla mia spalla
di fronte al prato verde
di ITALIA - SUD AFRICA
sento di amare ancora.
Lascio la vita scorrere senza domande
e godo in silenzio del caldo buono del tuo corpo
perché é così che voglio vivere il mio tempo
continuando ad esistere
per l'intimo piacere di dare.



Lascia che il tuo calore mi parli

A lungo ho sognato delle tue braccia
che mi stringevano in una dolce morsa
dei tuoi occhi sinceri
della tua pelle bruna.
E ora,
ora che siamo qui,
tienimi come una bambina
che non si vuole addormentare,
raggomitolami dentro di te
e lascia che il tuo calore mi parli.



Come Penelope

In questa notte
che non conosce riposo
come Penelope
tesso e disfo
la tua immagine.
E, mentre i contorni delle cose
si confondono,
io ti penso qui,
ti vorrei qui
e una strana malinconia mi pervade.



Lo sai come mi sento?

Amore,
lo sai come mi sento oggi?
Come quei platani
che attirati dall’ acqua
si piegano sul Tevere.
Così mi sento:
assetata di vita.



Lo sai che c’è?

Amico,
lo sai che c’è?
C’ è che la vita è strana .
Ora ti chiede di strisciare
come ombra piatta sulla meridiana,
ora di battere tu
il tempo di una danza.



Per il Prof. Giorgio Di Maio

E’ stato il suo ultimo respiro
a chiudere questa stagione.
E’ incominciata la mia estate
il tempo della consapevolezza,
della vita vera con tutte le sue urgenze.
E tu fanciulla,
smettila di agghindarti
con i boccioli di rosa
non lo senti già
l’ odore sfatto e mieloso
dei fiori che si sciolgono al sole?
E’ come questo profumo la vita
ti toglie il respiro, ti prende alla gola.



Cercherò il tuo volto

Cercherò il tuo volto nella memoria
ogni volta che sarò rinata
come foglia verde
ora secca,
ora marcia,
ora concime,
ora linfa,
ora tenero germoglio,
ora di nuovo foglia.

Cercherò le tue mani
ogni volta che sentirò scivolare via
questa veste inamidata di paure
per scoprirmi più forte  nella mia nudità.

Ti cercherò, anche solo,
per non dimenticare
che un soffio leggero
sa rianimare un corpo
più di mille uragani.


                   
Non sono bastati i nostri sogni ...

Se un giorno tutto dovesse finire
scaraventa quest'amore nell'abisso dell'oblio
seppellisci i ricordi
sotto le macerie di una dimora
a cui non sono bastati i nostri sogni
per rimanere in piedi
schiaccia le mie parole più dolci
nella morsa dei tuoi pensieri più neri.
Brucia tutto affinché  le ceneri
rendano il cuore fertile per un nuovo amore.
E quando anche il vento
avrà cancellato le mie orme
vorrei che di me
ti rimanesse solo un profumo nelle narici,
quello di una rosa tardiva
che senza curarsi dell'inverno
aveva atteso te per sbocciare.



Colomba

Colomba,
presenza serena tra forze contrarie,
sei tu il mio ristoro in questo mondo tiranno.
Il mare è bastardo
e se vuole
consuma le gomene
e inverte le rotte
per non darti un approdo.
Ed oggi
che l’aria sottile non riempie la vela
reinvento le linee del viaggio.

Roma  20/05/2000



Per capire quanto ti amo

Per capire quanto ti amo
ho attraversato tutte le stanze
nella casa delle occasioni perdute.
Senza desiderio ho guardato negli occhi
ogni uomo che mi ha chiamato per nome.
Ho frugato nel passato,
ma non ho trovato né rimpianto né malinconia
ad attendermi.
E quando ho compreso che là
nulla mi apparteneva o mi era necessario
ho chiuso la porta
e sono corsa da te.

Roma   13/03/1995



A te…

A te
che mi hai insegnato
a guardare nella notte
offro il dolce tepore
di questo sole che ho dentro.
Ma quando ci sorprenderà il buio
tienimi la mano
e stringimi
e lascia che questa fede cieca nella vita
ci porti lontano.

Roma   14/02/1995




Nota.

Le poesie, di seguito riportate sono state pubblicate a pag. 76 e 77 del  volume “Pianeta donna  - L’Universo creativo al femminile”  di cui è autrice Anna Iozzino, editato dalle  “Edizioni comed” di Milano nel 2007.

Lascia che il tuo cuore mi parli.
Lo sai che c’è ?
Il sole di quest’estate.
Cercherò il tuo volto.
Per il prof. Giorgio Di Maio.
Guerriero.
Ulisse.
Non sono bastati i nostri sogni.
Per capire quanto ti amo.
Lo sai come mi sento.


Nell’Antologia dal Tevere alla Moscova  è stata pubblicata la poesia
Cercherò il tuo volto.     
con traduzione a fronte in lingua russa

Per i dati sull'autrice vedi Biografie

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