lunedì 14 febbraio 2011

Poeti italiani: Gioacchino Ruocco

Come una notte d'aprile

Quando il tuo corpo tiepido
come una notte d'aprile
ondeggerà nella musica
del mio desiderio
e i tuoi occhi bruceranno
l'incenso dell'amore
il mare non avrà onde
che ripetono
la dolcezza delle tue anche
Ogni cosa si aprirà
come una piega segreta
a prendere aria
e le radici del nostro corpo
verranno alla luce
per riposarsi
da tanto affanno solenne
il gioco che si ripete
avrà dolci momenti
e tu mi  guiderai
con un sorriso
che mi prenderai dalle labbra
ed io a te
Ed ogni cosa resterà muta
al nostro divenire
  
              G. Ruocco



Il cielo è rinato

Il cielo è rinato.
Settembrino ancora
ha già il colore dei cieli di primavera
Il vento ha portato le nubi
oltre il mare
Esiste solo tra noi
ancora quell'immutabile silenzio
Credo dovrebbe piovere
per toglierci di dosso
un po' di questa immensa malinconia
che ci pervade
        
                  G. Ruocco



Per  amarti ancora

E' tardi
per amarti ancora
ma lo stesso ti prendo
con i miei baci
giù per l'ombra remota
della strada
Da un capo all'altro della vita
c'è un destino immenso:
un autobus chiama
e dall'altra parte un giardino
che guarda sempre il mare
dove il tempo è immenso
per amarti
o fallire questa vita
che di parole intreccia
serti
o fughe col primo pensiero
vagabondo come sempre

         G. Ruocco



Ortiche

Ortiche
questi erano i miei pensieri
ormai fantasmi
sul ciglio del muro,
in bilico 
tra il buio della siepe
il verde, il meno verde
e il chiaro dei fiori
nella piena luce.
Da lontano 
il richiamo del mare.
Gli occhi restano pieni di fughe provate
e i passi del tuo corpo
venivamo invece a propormi
calmi
il tuo seno
ancora una volta
mentre io
alludevo al tempo
la mia fuga

           G. Ruocco



Oggi un giorno

Saltando il tempo
scapperei ancora
dove il cuore
mi porta
come un posto remoto
ed unico.
Dove nascosto
resterei a guardare
il tuo volto
cercarmi
e sentirti ad un passo mia
e lontana a un tempo
e bella
e un sogno
e volerti ancora per sempre
e desiderarti
nel pieno sole
godere
del tuo profumo
di corpo immenso
come la terra
che dona frutti
senza rimpianti
                  
              G. Ruocco



Al telefono.....

Continuerò a pensarti:
tu dall'altra parte
ed io qui
con questo filo
che ci divide
senza desideri
d'immagini,
senza il coraggio
di dirti mai niente.
E là, fuori,
al sole
mi troverò sempre
come un'ombra
che brucia
un'immagine vera

                G. Ruocco



Invidio chi vive

Gia le lunghe ombre della sera
si adagiano sopra le case
E' monotona la vita
tra il buio della notte
e la nebbia dell'alba.
Sprofondo
con la bocca piena di parole
tra un'ansia e la noia.
Ti racconto inutili storie.
Invidio chi vive

       G. Ruocco



Nei miei pensieri

Nei miei pensieri
scorre un fiume
che tu mi suggerisci
e ogni volta
che posso
scappo con te
sulle sue rapide
dove l'ansa
ci attende
come un mare di latta

               G. Ruocco


Pubblicate
. sulla rivista mensile Scena Illustrata;
. sul sito   ArteRoma.com

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